La conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Italia-Ucraina è stata piena di passaggi che fanno notizia. Dalla conferma di Donnarumma alla telefonata con Verratti, dall'appoggio di San Siro fino a un passaggio sulla sua carriera in cui, senza citarli direttamente, ricorda quanto accaduto con Totti e Icardi, stelle di Roma e Inter con i quali non sono mancati gli scontri.
Si parte, come detto, da Donnarumma.
"Sarà titolare. Il portiere paga sempre carissimo tutto quello che succede. Non gli è stato perdonato il fatto di essere un ragazzo prodigio. Tutti abbiamo dovuto far fatica per arrivare a un certo livello e vedere che a qualcuno viene donato d'ufficio si fa fatica, viene un po' aspettato al varco per poi colpirlo. Chi ha talento deve metterci qualcosa dentro per dimostrare di meritarlo".
Tra i giocatori che non fanno parte delle prime convocazioni c'è Marco Verratti. Il centrocampista appena trasferitosi nella Saudi Pro League ha vissuto un'estate da separato in casa al Paris Saint-Germain, non ha mai messo piede in campo e per questo Spalletti ha deciso di lasciarlo a casa. La stampa francese, nel caso specifico "L'Equipe", ha addirittura ipotizzato che Verratti abbia detto "no" a una convocazione.
"Ho telefonato a Verratti e non mi pare mi abbia detto così. Anzi mi ha detto che vorrebbe rendersi ancora utile. Lo stesso mi ha detto anche Bonucci. Ho telefonato anche ad alcuni allenatori, vorrei che ci fosse un progetto condiviso".
Nel finale, Spalletti sfodera un passaggio che non mancherà di far discutere. Un sassolino tolto dalla scarpa e un annuncio per il futuro, allo stesso tempo.
"Mi avete ripreso quando ho fatto casino, ma quando è successo è stato non per una mia presa di posizione verso un giocatore, ma per il bene della squadra. La mia storia insegna a me, soprattutto, qual è il mio modello di gestione. Ora che mi hanno dato la possibilità di guidare la Nazionale questo avverrà ancora di più e sarò ferocissimo in queste scelte per il bene della Nazionale".
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