Romania-Kosovo, gara valevole per le qualificazioni ai prossimi Europei del 2024, è finita sul 2-0 per i padroni di casa con le reti di Stanciu e Mihaila. A fare notizia, però, non è stato il risultato della sfida quanto l'accaduto al 16' del primo tempo, quando la partita è stata interrotta dal direttore di gara.
I sostenitori della formazione rumena presenti alla National Arena di Bucarest, o per lo meno la parte più calda del tifo, ha infatti cominciato a intonare cori contro l'indipendenza del Kosovo, autoproclamata nel 2008 e riconosciuta solo da una parte degli Stati dell'ONU. La scritta "Il Kosovo è Serbia" campeggiava anche in uno striscione. I cori "Serbia Serbia Serbia" sono diventati via via più insistenti ed è stato a questo punto che i giocatori della nazionale, in cui giocano elementi di spicco come il difensore del Napoli, Rrahmani, o quello del Torino, Vojvoda, ma anche l'ex centravanti della Lazio, Muriqi, hanno deciso di abbandonare il terreno di gioco.
La partita è ripresa solo dopo quasi un'ora di interruzione e nel finale i padroni di casa hanno sbloccato due volte il risultato approfittando anche della superiorità numerica dal 42' del primo tempo per l'espulsione proprio di Muriqi. La vittoria proietta la Romania al secondo posto con 12 punti, due in meno della Svizzera. Il Kosovo resta a quota 4.
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