Dopo aver affrontato il connazionale Roberto Piazza, allenatore dell'Olanda, Fefé De Giorgi trova oggi da commissario tecnico dell'Italia la Francia di Andrea Giani. Non solo un altro italiano, ma un compagno di squadra della "Generazione di fenomeni" che ha costruito un'ottima carriera da allenatore dopo quella di enorme successo da giocatore. Il selezionatore azzurro ha usato la sua proverbiale ironia per commentare l'incrocio nel tabellone degli Europei di volley, giunti alla semifinale.
"Meno male che non la si gioca a botte, ma su altri fattori, perché sennò..."
Le semifinaliste sono arrivate alla gara con uno sforzo differente nei quarti. La Francia ha battuto 3-0 la Romania e ha usufruito di un giorno di riposo in più. L'Italia è andata sotto di un parziale contro gli orange, per poi risalire fino al 2-1, perdere il quarto set e vincere infine al quinto con uno scatto bruciante nell'ultima parte di gara. Il primo obiettivo degli azzurri sarà provare a recuperare Roberto Russo, uscito dal campo sul 14-12 del primo set per un problema alla caviglia che non gli ha consentito di continuare la sfida.
"Mi hanno parlato di una distorsione. Bisogna capire l’entità, se capita l’infortunio adesso è un caos"
Sanguinetti e Mosca sono state le carte alternative giocate da De Giorgi contro l'Olanda in un reparto che ha già perso Anzani prima ancora dell'inizio del torneo. Saranno loro, eventualmente, a caricarsi sulle spalle il peso del reparto assieme a Galassi nella sfida di questa sera dalle 21.15, in programma al Palazzo dello Sport di Roma.
Contro, come detto, Andrea Giani e la sua Francia. I transalpini sono campioni olimpici in carica e come ogni nazionale che si rispetti hanno parecchi giocatori che ci conoscono. Da Ngapeth, schiacciatore visto a lungo tra Cuneo e Modena, a Le Goff (centrale, un passato a Latina), fino al libero Grebennikov (Trento e Modena nel carniere), ma soprattutto Jean Patry, tre anni a Milano, ad oggi l'attaccante più pericoloso nella squadra di Giani.
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