SERIE A | IL DERBY DI ROMA, UNA BATTAGLIA INFINITA

Submitted by greta.torri on Thu, 01/14/2021 - 14:46
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La massima competizione del calcio nostrano riprende il suo cammino questo venerdì con una partita non di poco conto: il Derby di Roma. Non importano le differenze in classifica, la forza di una squadra rispetto all’altra, tutto viene rimesso in discussione in questa sfida atavica per la conquista della stracittadina.

“È sempre stata una partita che mi faceva dare qualcosa in più, i tifosi mi dicevano che era la partita più importante dell’anno, me la sono presa a cuore. Si vede anche alle spalle, prima allo stadio non c’era un posto libero. Fare gol in uno stadio così pieno è spettacolare.” Così Marco Delvecchio, autore di ben 9 reti nei Derby capitolini con la maglia della Roma.

Se ormai siamo abituati all’assenza del tifo sugli spalti, in partite del genere, con significati e rimostranze che superano il mero aspetto calcistico, sappiamo benissimo che il pubblico, i cori e le urla fanno la differenza. Per forza di cose, non ci sarà dunque il cosiddetto 12° uomo in campo, ma crediamo (e speriamo) rimarrà quella carica agonistica che in fin dei conti è la vera essenza di questo sport.


LAZIO, NON C’È DUE SENZA TRE?


La Lazio (8V, 4N, 5P) arriva a questo scontro con sei punti di distacco dagli acerrimi rivali della capitale. Tuttavia, con la vittoria nell’ultima giornata contro il Parma è riuscita per la prima volta in stagione a inanellare due vittorie consecutive in Serie A. I capitolini hanno vinto anche le ultime due gare interne, ma non trovano tre successi di fila all’Olimpico in Serie A da giugno.


ROMA, L’ATTACCO PROLIFICO


Oltre a registrare il vantaggio assoluto negli scontri diretti in Serie A contro i biancocelesti (55V, 60N, 39P), la Roma ha perso solo una delle ultime otto partite in questa stagione di campionato (5 vittorie, 2 pareggi), con sei delle ultime sette gare che hanno registrato più di 3,5 gol. Un potenziale offensivo impressionante per la squadra di Fonseca, tradotto in numeri nei 37 gol realizzati dalla sua squadra, terzo miglior attacco del campionato (ex-aequo con il Milan).


DZEKO E IMMOBILE: CHI SE NON LORO?


Due bomber e due capitani, pedine fondamentali negli scacchieri tattici dei propri allenatori e finalizzatori devastanti che già hanno marchiato a fuoco la storia dei derby di Roma.
Edin Dzeko e Ciro Immobile hanno siglato rispettivamente 3 e 5 reti nei Derby.
I 5 gol della punta biancoceleste sono tutti arrivati dopo il 55° minuto di gioco. Al contrario, il bosniaco predilige la prima frazione di gara con due dei suoi tre gol negli scontri diretti siglati nell’arco della prima mezz’ora.
Ma per un attaccante che segna c’è sempre un rifinitore di lusso, a maggior ragione se in campo troviamo due dei quattro centrocampisti con più assist vincenti in questo campionato. Parliamo di Henrikh Mkhitaryan, leader della classifica con otto passaggi vincenti, e Sergej Milinkovic-Savic, a quota cinque, tra di loro a quota sei Brozovic e Calhanoglu. Attenzione anche all’estro di Luis Alberto che pur collezionando finora solo 1 assist ha realizzato in campionato 11 passaggi chiave ed è un giocatore centrale nel progetto di Inzaghi.


PRIMO TEMPO CON GOL


Una sfida tra le due squadre che in questo campionato hanno segnato più reti nel quarto d’ora iniziale di partita: otto la Roma, sei la Lazio. Inoltre, in quattro degli ultimi cinque scontri diretti in campionato la squadra in vantaggio alla fine del primo tempo ha poi vinto la partita con più di 1,5 gol. La Roma ha segnato almeno tre gol in quattro delle sue ultime sette partite. Gli inizi devastanti sono un trend, considerato che la Roma ha segnato per prima in tutte e sette queste partite (solo un gol subito nel primo tempo, l’autogol di Cristante contro il Bologna) trovandosi sei volte in vantaggio al termine della prima frazione di gara. Di contro, i biancocelesti dominano la classifica delle reti segnate nei primi 15 minuti del secondo tempo con 9 centri.


LA CLASSIFICA DEI “CATTIVI”


Ben cinque degli ultimi sei scontri diretti hanno visto almeno sei cartellini gialli, dunque aspettiamoci come al solito scintille. Chi rischia seriamente di finire sul taccuino dell’arbitro è Akpa-Akpro: 9 gialli sul groppone per il centrocampista biancoceleste, 1 ogni 82 minuti di gioco. Altri papabili del club di Lotito sono Lucas Leiva (5 gialli) e Wesley Hoedt (6). La Lazio tra le squadre di Serie A è in terza posizione per numeri di cartellini collezionati con 52 gialli e 2 espulsioni, dietro solo a Sampdoria e Spezia. La Roma, al contrario, milita tra le parti basse di questa classifica dei “cattivi” con 35 gialli e 2 espulsioni. Per i giallorossi a rischiare è il regista Gonzalo Vilar (6) che ha superato le gerarchie della squadra imponendosi come titolare nella formazione di Fonseca, ma a volte per interrompere il gioco avversario è costretto a commettere qualche infrazione di troppo. Il 23enne spagnolo potrebbe lasciare il posto a Bryan Cristante che finora in stagione ha collezionato 4 ammonizioni.

(Credits: Getty Images)

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