In attesa degli sviluppi sui casi Harden e Lillard, una delle trade che più ha tenuto banco in Nba in questa preseason è quella che ha portato Jordan Poole a Washington in cambio di Chris Paul. Motivi legati più all'atteggiamento e alla condotta extracampo che non al rendimento sul parquet in se. Nella stagione dell'anello, Poole è stato uno dei protagonisti della cavalcata dei Warriors, soprattutto nelle Finals contro Boston.
L'inizio dell'ultima annata è stato pessimo, con la lite tra Poole e Green, culminata con l'ormai famoso pugno sferrato da Draymond. Uno screzio di campo mai totalmente ricucito che ha finito per allontanare Jordan dalla Baia. Sull'argomento è intervenuto Andrè Iguodala, veterano dei Warriors che si è ritirato al termine dell'ultima stagione, parlando nel podcast di JJ Reddick.
"Jordan è arrivato all'inizio della stagione con una richiesta: voglio la stessa libertà di Steph, Klay e Draymond, solo che lui non aveva quattro anelli, ne aveva uno. Era il secondo miglior marcatore della squadra e quindi diceva: perché non posso avere la stessa libertà?".
Iguodala ha poi proseguito ponendo l'accento sulla fase difensiva piuttosto scadente di Poole:
"Amo Jordan, è come un fratello per me, ma l'ho ripreso diverse volte, soprattutto per il suo atteggiamento in difesa. Gli ripetevo: Jordan, non puoi continuare a cadere apposta per evitare di difendere"
Vedremo in questa stagione come si comporterà Poole da secondo violino insieme a Bradley Beal, per una della coppie più prolifiche dell'Nba.
(Credits: Getty Images)