OSIMHEN: QUANDO I SOCIAL CONDIZIONANO LA CARRIERA

Submitted by alessio.berton on Wed, 09/27/2023 - 13:40
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Redazione
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Abbiamo parlato ieri della situazione legata ad Osimhen e della pace fatta con Rudi Garcia dopo lo sfogo di domenica. Nel pomeriggio però, l'account social ufficiale del Napoli ha pubblicato un video sul nigeriano che l'entourage e il calciatore stesso hanno ritenuto offensivo e lesivo dell'immagine del numero nove azzurro. Il procuratore Calenda è intervenuto a difesa di Osimhen con una nota decisa: "[...] Un filmato che deride Victor è stato prima reso pubblico e poi, ma ormai tardivamente, cancellato. Un fatto grave che crea un danno serissimo al giocatore"

Lo stesso campione del Napoli ha successivamente cancellato moltissime sue foto su Instagram con la maglia azzurra: segno di uno strappo definitivo?

Il potere dei social ormai è pressoché infinito. Non è il primo caso di calciatori segnati in modo negativo o positivo dal popolo del web. Messi e Cristiano Ronaldo sono esempi virtuosi, i quali hanno costruito la propria carriera a suon di gol e giocate, ma attraverso i social hanno fatto quel salto di popolarità aggiuntivo, diventando delle vere e proprie aziende su due gambe.

QUANDO I SOCIAL TI PUNISCONO: KARIUS E MALESANI

Esistono però esempi contrari, di personaggi dello sport demoliti dai social. Il portiere del Newcastle Loris Karius è forse uno degli esempi più significativi. Due papere grossolane costarono al Liverpool una Champions League nella finale contro il Real Madrid, mentre a lui una reputazione pessima. Fino a quel momento, il portiere tedesco era considerano uno dei migliori prospetti europei fra i pali. A distanza di quattro anni, sembrerebbe aver trovato pace, ritagliandosi un ruolo di secondo nei Magpies. Karius è poi passato recentemente sulle prime pagine dei giornali rosa per via della nascita di suo figlio, avuto con la giornalista Diletta Leotta.

In Serie A abbiamo avuto l'esempio di Radja Nainggolan, che invece dei social ne aveva fatto un uso controproducente, registrando una live durante Capodanno dove era in condizioni non propriamente perfette. Anche un allenatore è stato preso di mira dai social: parliamo di Alberto Malesani. Uno che prima ha vissuto un momento di up notevole grazie alle sue interviste quando allenava il Panathinaikos nel 2005, diventando virale in pochissimo tempo con lo sviluppo dei social. "Mollo? Ma che mollo" è diventata un'espressione comune dei giovani cresciuti a pane e YouTube. Qualche anno fa però, lo stesso Malesani ha vissuto in prima persona l'altro lato della medaglia, quando circolò una sua foto in sovrappeso alla fiera del vino di Verona. Una condizione di salute dovuta ad una malattia che sui social passò per superficialità nella dieta. Qualche anno fa a Sky Sport rilasciò queste dichiarazioni in merito:

"[...] i social mi hanno rovinato. Sono stato giudicato per le immagini e non per il lavoro che ho fatto sul campo [...]".

(Credits: Getty Images)

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