MOTOGP: LOTTA MONDIALE IN GIAPPONE TRA BAGNAIA E MARTIN, BEZZECCHI TERZO INCOMODO

Submitted by federico.tireni on Fri, 09/29/2023 - 07:20
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Redazione
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Dall’India al Giappone con la sfida mondiale tra Bagnaia e Martin più viva che mai. Appena assimilata l’inedita tappa del Buddh International Circuit è già tempo di guardare ad un nuovo ma tradizionale Gran Premio, quello del Giappone. La gara, come di consueto dal 2004, si disputerà al Twin Ring di Motegi, circuito di proprietà della Honda. Il disegno del tracciato, lungo 4801, presenta 14 curve: 6 a sinistra e 8 a destra. Quello di Motegi è in circuito dai tratti estremi, come rilevano i dati Brembo relativi al tempo di frenata speso nell’arco del giro, superiore a quello di qualsiasi altro appuntamento del Motomondiale. Decisiva, dunque, la capacità di riuscire a rallentare con stabilità la moto nel minor spazio possibile, puntando sulla stabilità in staccata, per poi essere agili e precisi nel curvare rapidamente e sguisciare via dai numerosi tornanti prima di lanciarsi nelle accelerazioni da bassa velocità sui brevi rettilinei che legano i vari settori della pista. Alle moto sarà richiesta anche elasticità, specialmente tra i settori 2 e 3, dove i piloti affronteranno un tratto composto da tre rapidi curvoni destra-sinistra-destra in cui è necessario esprimere scorrevolezza e fluidità. Siamo, quindi, al cospetto di un tracciato tecnico, arduo e completo.

Tra i piloti presenti in griglia il più vincente in MotoGP sul suolo nipponico è Marc Marquez, forte dei suoi tre successi; segue Jack Miller, primo al traguardo lo scorso anno. Molti altri hanno, invece, hanno assaggiato la gioia del trionfo in Giappone ma nelle categorie minori, parliamo di Bagnaia, Bezzecchi, Zarco, Pol Espargaro e gli infortunati Alex Marquez, Marini e Bastianini, costretti a saltare il quattordicesimo appuntamento della stagione.

 

PRONOSTICI

Lo “Showtime” Ducati ha visto negli ultimi round di Misano e Buddh il suo ennesimo atto. Con la vittoria di Jorge Martin su Marco Bezzecchi e Bagnaia a Misano e quella di Bezzecchi su Martin in India, la Ducati ha di nuovo fatto la voce grossa fra le case costruttrici, dopo aver abbassato leggermente la guardia in quel di Barcellona. Ma se il campionato costruttori risulta ormai essere una mera formalità per la casa bolognese, quello piloti è più aperto che mai. La scivolata di Pecco Bagnaia al Buddh Circuit ha concesso ad uno stremato Jorge Martin, sulla Desmosedici del Team Prima Pramac, di farsi notevolmente sotto in classifica, aggiudicandosi i 20 punti del secondo posto di domenica e i 12 della vittoria nella Sprint Race. Ora sono, infatti, solamente 13 i punti che tengono lontano il Campione del Mondo in carica dal caliente Martinator. Nonostante la quinta caduta stagionale nel GP della domenica, che fa salire al 38% la percentuale di gare concluse con 0 punti, Pecco Bagnaia viene ancora indicato come principale candidato alla vittoria di gara e campionato. Tanto per restare in tema passi falsi, proprio qui in Giappone lo scorso anno l’alfiere Ducati commise l’unico errore di fine stagione, quando ancora lanciato nella rincorsa mondiale su Quartararo venne tradito all’ultimo giro dall’anteriore della sua moto. L’inclinazione di Bagnaia a mal digerire gli alti gradi di pressione e competizione sembra ormai un dato difficile da nascondere, staremo a vedere come il campione reagirà al rientro di un Martin visto nelle ultime gare più consistente che mai (oltre che a podio qui lo scorso anno).

Tuttavia, gli sbagli di Bagnaia e le fatiche di Martin, non possono togliere spazio all’incantevole prestazione messa in campo da Marco Bezzecchi, dominatore assoluto della tappa indiana. L’affinità tra i riccioli del romagnolo e la novità del Buddh Circuit era già venuta allo scoperto durante il venerdì di prove libere, per poi essere confermata dalla pole position del sabato, a cui è seguita la sfortunata gara Sprint, dove l’alfiere del Team Mooney VR46 è stato centrato alla prima curva dal compagno di squadra Luca Marini; grazie a un passo gara sconvolgente Bezzecchi è riuscito a risalire dalla diciassettesima alla quinta posizione, fornendo a tutti gli avversari un’anteprima del giorno dopo. La gara di domenica è stata, infatti, un assolo senza pausa alcuna, in testa dal primo all’ultimo giro, con un vantaggio accumulato di 7 secondi sul secondo. Roba che non si vedeva da un po' nella MotoGP moderna. La prova di forza assoluta di un pilota che con una moto dell’anno precedente, dunque meno attrezzata rispetto a quella di Bagnaia e Martin, si trova ancora a soli 44 punti di svantaggio dalla vetta e porta a tre il suo bottino di vittorie in Top Class. Motegi risulta, inoltre, essergli una pista molto gradita, qui il Bez ha. infatti. ottenuto il primo podio mondiale in Moto3 nel 2017, per poi vincere la tappa del 2018. Occhi puntati, dunque, sul numero 72.

Oltre ad aver riaperto la lotta mondiale, il Gran Premio d’India è stato teatro di un insperato toccasana per le zoppicanti case giapponesi. Probabilmente l’essere sconosciuto del tracciato indiano e il suo layout, hanno contribuito a livellare le prestazioni tra marchi, lasciando emergere il grande talento dei centauri Honda e Yamaha. Marc Marquez è riuscito a salire sul podio nella Sprint Race, con la concreta chance di replicare alla domenica, se non fosse incappato in una caduta mentre occupava la quarta posizione, il compagno di squadra Joan Mir, per la prima volta da quando indossa i colori HRC, ha concluso in top5 e Fabio Quartararo, su Yamaha, si è aggiudicato il terzo posto di domenica alle spalle di Bezzecchi e Martin, con il quale ha addirittura battagliato all’ultimo giro. Lampo solitario o piccolo segnale di rinascita per i costruttori del Sol Levante? Lo scopriremo questo weekend, a casa loro.

 

(Credits: Getty Images)

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