CAITLIN CLARK: IL FENOMENO DELLA NCAA DI BASKET

Submitted by marco.dimilia on Mon, 10/02/2023 - 12:11
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Da quando il suo talento è esploso a Iowa City, ormai tre anni fa, Caitlin Clark ha iniziato pian piano a conquistare il mondo del basket universitario. Se oggi, per la prima volta in 30 anni, il basket femminile dell’Università dell’Iowa ha partecipato alle Final Four, gran parte dei meriti vanno proprio a lei. 

41 punti, 12 assist e 10 rimbalzi: la sua prestazione contro Louisville nell’Elite Eight è entrata con prepotenza negli occhi di tutti gli appassionati di questo sport. Vere e proprie icone come LeBron James, Magic Johnson e Billie Jean King hanno affidato a Twitter i propri elogi per Clark. Ma, come se la prestazione non bastasse, nella partita del 26 marzo 2023, la tiratrice ha festeggiato con un’esultanza che ha fatto il giro del web dopo la sua sesta tripla contro Louisville. Il suo gesto con la mano “You Can’t See Me”, in pieno stile John Cena nella WWE, è diventato virale su Twitter. Catturando persino l’attenzione del suo inventore. Una vera e propria superstar nel corpo di una giocatrice di 21 anni: ma chi è e da dove viene Caitlin Clark, la nuova star delle Hawkeye? 

Ripercorriamo la storia di quella che è già una vera e propria celebrità del basket femminile. 

 

Sulle orme di Caitlin Clark 

Clark è nata e cresciuta a Des Moines, a un paio d’ore di auto dal campus dell’Università dell’Iowa. Già da studentessa ha collezionato numerosi riconoscimenti: tra questi l’Iowa Gatorade Player of the Year e l’Iowa Miss Basketball. Mentre era ancora al liceo ha anche vinto due medaglie d’oro per il Team USA nel torneo FIBA ​​Americas U16 2017 e nella Coppa del Mondo FIBA ​​U19 2019. Nel corso della sua carriera liceale ha messo a segno oltre 2.500 punti totali. Dopo il diploma, nel 2020, ha rifiutato alcune offerte per continuare a giocare per lo stato dell’Iowa. Il suo obiettivo, come ha poi raccontato, è cercare di “fare qualcosa di speciale che non è mai stato fatto prima”. Allo stesso tempo, Caitlin ha l’opportunità di rimanere vicina ai suoi cari. 

Nella sua stagione da matricola, ha dominato la divisione I della NCAA segnando 26,6 punti a partita, oltre a 7,1 assist e 5,9 rimbalzi a partita. Ha vinto il Dawn Staley Award per la migliore guardia della nazione. Exploit proseguito al secondo anno, quando è ulteriormente migliorata per finire con 27 punti, 8 assist e 8 rimbalzi a partita. Uno score poi perfezionato con una media di 27,3 punti e 8,6 assist a partita. Nella sfida persa contro la Luisiana State University, ultimo atto per il titolo universitario femminile, è comunque riuscita a trascinare le Iowa Hawkeyes con un bottino da 41 punti, 8 assist e 6 rimbalzi. Altri 82 punti nelle due partite prima della finale, 12 triple realizzate. Nessun’altra ragazza nella storia della NCAA aveva mai raggiunto simili vette. Così, in breve tempo, Caitlin Clark è salita alla ribalta come uno dei personaggi di copertina dello sport americano. 

 

Un nuovo inizio per il basket femminile 

Giunta al suo terzo anno nelle categorie universitarie, l’ascesa di Clark risulta davvero vertiginosa. Guardandola giocare non si percepisce particolare distanza tra lei e un giocatore di sesso maschile. Sulle doti di Caitlin Clark sono stati scomodati persino i campioni dell’NBA. Il giornalista Stephen A. Smith, di ESPN, l’ha recentemente definita la “Steph Curry del basket universitario femminile”. Lo stesso Steph Curry ha descritto i suoi tiri dalla distanza come una “decisione strategica”, difficile da prevedere per le difese. Clark, che sarà idonea per il Draft WNBA nel 2024, ha però respinto i paragoni con la superstar dei Golden State Warriors. Ciò non toglie che la 21enne sia stata uno dei volti del basket universitario femminile durante un periodo decisivo per questa fetta di uno degli sport più seguiti. Del resto, il pubblico per le competizioni universitarie femminili è in aumento. 

Secondo l’Associated Press, nel 2022 il torneo femminile ha registrato una media di 634.000 spettatori a partita, con un aumento del 16% rispetto al 2021. Proprio Clark, interpellata sul tema, ha sottolineato come “il prodotto che possiamo offrire a livello di college femminile, ma anche a livello professionale, sia davvero eccezionale”. Per la giovane, “la cosa più importante è aiutare il gioco a crescere”. La sfida è ora quella di convincere anche i più scettici a dare una possibilità alle giovani cestiste. La sensazione è che, a suon di prestazioni e paragoni illustri, Caitlin Clark sia sulla buona strada.

 

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