Sinner ha fatto la storia. Alcaraz battuto in semifinale a Pechino, una vittoria che lo farà diventare numero 4 al mondo del Ranking Atp ben 47 anni dopo Adriano Panatta, leggenda del tennis azzurro. Un traguardo incredibile che non poteva essere raggiunto se non battendo il tennista dell'anno, quel Carlos Alcaraz che ha dominato i primi mesi del 2023 a soli vent'anni.
Lo spagnolo ha maturato vittime illustri, una su tutte Novak Djokovic in finale a Wimbledon, ma non Sinner, che con questo successo sale a quota quattro contro Alcaraz in poco più di un anno. Wimbledon l'anno scorso, poi in croazia, nella finale di Umag sulla terra battuta e infine ad aprile, nel Masters 1000 di Miami, sul cemento.
Un match durato due ore, con Sinner che ha vinto al tie break il primo set, 7-6 (7-4), e dominando il secondo, chiudendolo in appena quaranta minuti sul 6-1. Sinner ha salvato ben 7 palle break, portandosi a casa la vittoria al primo match point, cinicamente sfruttato anche grazie ad un Alcaraz apparso a corto di energie fisiche e mentali.
La vittoria è arrivata principalmente grazie agli scambi prolungati, che sono il sale del gioco di Sinner. Più va avanti lo scambio, più si esalta. Fondamentali sono stati i servizi in risposta dell’altoatesino, grazie ai quali è riuscito a rimontare i due break subiti nel primo set. Nel secondo, invece, non c’è stata storia. Dopo i primi due game in cui Sinner ha sofferto e non poco contro lo spagnolo, la gara si è messa in discesa grazie al secondo break, il terzo della partita. L’italiano ha concluso il match con ben diciannove colpi vincenti.
Domani la sfida a Medvedev per il titolo.
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