La sosta delle nazionali è una vera e propria incognita per gli allenatori dei club. Non sempre i calciatori partiti per rispondere alla chiamata del proprio paese rientrano nelle stesse condizioni, anzi. Di esempi ne è piena la storia del Calcio, concentriamoci sugli ultimi: Zaccagni, Chiesa, Luvumbo, Osimhen e Danilo.
Partiamo dai due juventini. Danilo ha subito una lesione al bicipite femorale della coscia sinistra durante la sfida tra Basile e Venezuela; lo stesso infortunio che ha colpito Osimhen ma nella gamba opposta. Lo stop per lui sarà di almeno tre settimane, circa la metà di quanto previsto per il nigeriano del Napoli, in quanto di grado inferiore.
Chiesa invece, è rientrato a Torino dopo pochi giorni a causa di un fastidio alla coscia che lo aveva colpito già con il club, costringendolo a saltare il derby poi vinto contro il Torino. A nulla sono servite le cure dello staff medico di Spalletti, l'ex viola salterà inghilterra e probabilmente anche Milan.
Di Osimhen abbiamo già parlato abbondantemente questa mattina, mentre Zaccagni e Luvumbo sono altre new entry nel club degli infortunati "da nazionale". L'esterno della Lazio ha subito una distorsione alla caviglia destra nella sfida contro l'Atalanta che gli allenamenti con l'Italia hanno accentuato. Sarà, con grande probabilità, costretto ai box nella gara contro il Sassuolo. Anche l'attaccante del Cagliari, Zito Luvumbo, è in forte dubbio per il rientro dopo il fastidio muscolare accusato con l'Angola.
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