Cesena - Verona, 28 ottobre 1973. Una partita entrata nella storia della Serie A e del Calcio italiano. Non certo per il punteggio, con i bianconeri che vinsero di misura, ma per una particolarità: fu sventolato il primo cartellino rosso nel massimo campionato di calcio nostrano.
FRANCO NANNI, IL PRIMO ESPULSO DELLA SERIE A
Protagonista a suo malgrado fu Franco Nanni difensore del Verona, reo di aver calciato un pallone contro la panchina avversaria per frustrazione. Mancavano meno di cinque minuti al triplice fischio e l'Hellas era sotto di una rete. Un gesto di stizza che per poco non colpì l'allenatore del Cesena Bersellini e il vicepresidente Manuzzi. L'arbitro fu Fernando Lazzaroni, della sezione di Monza. In occasione del cinquantesimo, Franco Nanni è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Questo il suo ricordo dell'episodio:
"Quelli del Cesena perdevano tempo, stavamo perdendo e quando il pallone finiva fuori ci mettevano una vita a restituirlo. Così persi la pazienza e calciai contro la panchina: più per stizza che per altro. Non colpii nessuno, ma venni espulso".
L'ESORDIO A MESSICO 70
I cartellini sono entrati in vigore durante i Mondiali di Messico 70, e in Serie A arrivarono tre anni dopo. Prima, le sanzioni avvenivano solamente verbalmente, con un celebre episodio che riguardava un Argentina - Inghilterra del 1966, quando l'arbitro cacciò dal campo Rattin, capitano dei sudamericani, il quale finse di non capire e rimase in campo per diversi minuti.
L'IDEA DEI CARTELLINI: NASCE PER UN SEMAFORO
La nascita del sistema "a cartellini" si deve al capo della commissione arbitrale della Fifa, Ken Aston, che fermo ad un semaforo trovò l'ispirazione. Il giallo serviva per rallentare e avvisare i calciatori, mentre il rosso doveva, appunto, fermarli. Ken Aston non si limitò ad introdurre i cartellini, ma anche la lavagnetta per indicare le sostituzioni. Un innovatore senza dubbio, il cui nome rimarrà però legato alla "Battaglia di Santiago" del 1962, quando durante un Cile - Italia, i padroni di casa trasformarono una partita di pallone in un incontro di boxe 11 contro 11.
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