Chi l'avrebbe mai detto che l'uomo copertina di tutti i siti e quotidiani sportivi sarebbe diventato Walter Mazzarri? L'ex tecnico dell'Inter è tornato su una panchina, quella più prestigiosa della Serie A, quella del Napoli campione d'Italia in carica. Un ruolo da traghettatore, è vero, ma proprio per questo con ancor più difficoltà. Si tratta di un ritorno in quel di Napoli per Mazzarri, lui che aveva ereditato la panchina nell'ottobre 2009 da Roberto Donadoni, poggiando le basi per l'evoluzione europea avvenuta negli anni a seguire.
IL NAPOLI DI MAZZARRI
Quattro anni sono tanti e di giocatori ne sono parecchi, ma ce ne sono alcuni che hanno segnato in modo particolare la storia del Napoli e di Mazzarri. Volti amatissimi dai tifosi, altri meno ma pur sempre colonne portanti di quelle stagioni piacevolmente rimaste nei cuori della piazza.
Morgan De Sancits è stato il portiere di quel Napoli, con il consolidatissmo trio davanti a lui composto da Campagnaro, Cannavaro e Aronica. A destra agiva Christian Maggio, mentre sulla sinistra uno tra Dossena e Zuniga. In mezzo al campo, la qualità di Hamsik veniva protetta in fase di non possesso da due tra Gargano, Behrami, Inler e Dzemaili.
Davanti, i grandi nomi passati sotto la guida di Mazzarri sono stati tanti. Quagliarella, Lavezzi, Pandev ma soprattutto Cavani. Ultimo in ordine cronologico, Lorenzo Insigne, messosi in mostra in Serie B nel Pescara di Zeman, Verratti e Immobile, e consacratosi nel Napoli di Mazzarri.
I NUMERI SULLA PANCHINA DEL NAPOLI
Oltre quattro anni alla guida del Napoli, con una media di 1,74 punti in 182 partite, frutto di 89 vittorie, 49 pareggi e 44 sconfitte, 296 gol fatti e 208 subiti. Alla guida del Napoli, Mazzarri ha vinto una Coppa Italia nella stagione 2011/12.
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