FORMULA 1: A LAS VEGAS LA FERRARI CERCA L'AGGANCIO SU MERCEDES

Submitted by federico.tireni on Fri, 11/17/2023 - 08:37
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Redazione
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Formula 1 2023, penultimo atto. A dispetto di una stagione già ampiamente decisa in termini di risultati, se non per la lotta per il secondo posto nella classifica Costruttori tra Ferrari e Mercedes, il calendario del Circus non smette di offrire nuovi spunti. Questo weekend, infatti, le monoposto torneranno a sfrecciare dopo 41 anni sotto i riflettori di Las Vegas, per un appuntamento in notturna.

Il nuovo circuito cittadino sarà molto diverso da quello frequentato agli inizi degli ’80, misurerà 6.201m e non passerà più in prossimità del Caesar Palace, ma tra le vie super mondane della Strip. Le curve da affrontare in senso antiorario saranno 17 (11 a sinistra e 6 a destra), legate l’una all’altra da diversi allunghi e staccate da oltre 5G. Una fase cruciale su cui dovranno lavorare i team saranno le ripartenze, dove bisognerà estrarre dalle vetture il massimo potenziale in termini di trazione per non disperdere tempo prezioso lungo i rettilinei. Visti i lunghi tratti da percorrere in pieno e le poche curve in appoggio, il carico aerodinamico sarà decisamente basso, per garantire una scarsa resistenza all’avanzamento. Il vero tema del fine settimana statunitense saranno, tuttavia, le bassissime temperature previste nel deserto del Nevada, una questione che ha molto preoccupato team e piloti, i quali dovranno combattere contro una colonnina di mercurio che non supererà i 10-11 gradi, decisamente al di sotto degli standard medi con cui le Pirelli sono solite lavorare. L’escursione termica renderà quindi molto complessa l’azione in pista dal venerdì alla domenica, giorno di gara.

Da sottolineare come l'atteso weekend di Las Vegas non sia iniziato nel migliore dei modi; la prima sessione di Prove Libere, infatti, è stata interrotta a causa di un tombino scoperto che ha riportato gravi danni al fondo della Ferrari di Sainz (costretto a fermarsi in pista), all'Alfa Romeo di Zhou e all'Alpine di Ocon.

 

PRONOSTICI

In F1 vige una regola cui non è dato sottrarsi: vince Max Verstappen. L’olandese volante si è imposto per diciassette volte in 20 gare. Il passo del tre volte Campione del Mondo, confermato anche ad Interlagos, è semplicemente inarrestabile ed ormai l’obiettivo è di volta in volta quello di frantumare e riscrivere record da troppo tempo imbalsamati nei contenitori statistici. L’ultimo a crollare è stato quello relativo alla percentuale di vittorie in una singola stagione fatto segnare nel 1952, quando Alberto Ascari vincendo in 6 delle 8 gare stagionali fece registrare il 75% di successi. Verstappen, con la vittoria di Brasile, si è già attestato sul 76,1% e facilmente chiuderà la stagione a quota 77%. Poco altro da aggiungere, dunque, sul favorito del weekend: circuiti inediti e temperature proibitive saranno irrilevanti minuzie sul cammino dorato di SuperMax.

Sulla carta, solo il compagno di squadra Sergio Perez potrebbe insidiare il mattatore, ma con un secondo posto da mettere ancora in banca, quest’anno il messicano non è mai stato pienamente padrone della RB-19. In Brasile, la fame e la furia del quarantaduenne Fernando Alonso sono riuscite a strappare a Checo l’ultimo gradino del podio in una strepitosa battaglia nei giri conclusivi della corsa, quando la più veloce Red Bull sembrava aver cotto a puntino l’Aston Martin, salvo doversi trovare a fare i conti con la zampata di talento dello spagnolo. Una Aston Martin che sembra aver compreso e lavorato sulle problematicità al fondo riscontrate dopo una serie di aggiornamenti nocivi, principali colpevoli della scadente seconda metà di stagione.

La lotta più avvincente del campionato resta, però, quella del Mondiale Costruttori, con Mercedes e Ferrari separate attualmente da 20 punti a favori della casa tedesca. Tuttavia, se il ritardo prestazionale delle due concorrenti dalla Red Bull non accenna a ridursi, c’è una squadra che invece si avvicina. Il gap accusato dalla McLaren è, infatti, decisamente minore rispetto a quello di inizio anno. Ad Interlagos, Verstappen ha condotto una gara senza particolari ansie, è vero, ma Norris si è permesso il lusso di non perderlo mai di vista e per Max è stata una novità vedere la sagoma di un’altra vettura rimanere presente nei propri specchietti. Lando si è confermato secondo per la quarta volta nelle ultime 6 gare, con 5 podi complessivi e se non fosse per il vantaggio ancora conservato da Red Bull si potrebbe quasi pensare a un guizzo dell’inglese, ancora a secco di vittorie nella massima serie.

Tornando al testa a testa fra Mercedes e Ferrari, entrambe arrivano provate dalla trasferta sudamericana, chiusa con una sola vettura a testa al traguardo. La Mercedes, al suo peggior fine settimana dell’anno, ha dichiarato di aver ampiamente sbagliato la scelta di set-up al termine del primo turno di libere del venerdì, quando nei weekend Sprint le vetture vengono già sottoposte al regime di parco chiuso che ne cristallizza l’assetto in vista delle gare. Il quinto posto di Carlos Sainz dopo una gara anonima è stato quanto di meglio si potesse estrarre da una SF-23 arrancante e l’ottavo di Hamilton ha permesso di recuperare qualche punto, ma certamente troppo poco per compensare la grandissima, ennesima, delusione incassata da Charles Leclerc. Il monegasco, dopo aver fatto segnare un ottimo secondo tempo in qualifica, non ha potuto prendere parte al Gran Premio per via di un guasto alla centralina che nel giro di allineamento ne ha bloccato le ruote posteriori lanciandolo a muro. Un problema di affidabilità sempre più inquietante per Ferrari, che per la seconda volta in quattro gare schiera una sola monoposto prima del semaforo verde.

Las Vegas potrebbe, però, sorridere al Cavallino. Con La configurazione da basso carico aerodinamico, richiesta dal layout della pista, la SF-23 è solita guadagnare competitività rispetto alle dirette concorrenti grazie alle ottime velocità di punta. La Rossa ha, inoltre, nelle curve secche a bassa velocità un altro punto di forza, potendo nascondere le lacune in stabilità quando si tratta di rimanere a lungo con un certo angolo di sterzo. Non è un caso, infatti, che i weekend disputati a Monza e Baku siano stati tra i migliori per la scuderia di Maranello.

 

(Credits: Getty Images)

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