MOTOGP: A LUSAIL GRAN GALÀ IN NOTTURNA PER I DUELLANTI BAGNAIA E MARTIN

Submitted by simone.gulli@s… on Fri, 11/17/2023 - 21:28
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Redazione
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Dopo il week-end di Sepang in Malesia, che ha restituito alla MotoGP il Bastianini del 2022, il tour de force finale di questa stagione fa tappa in Qatar. Il Lusail International Circuit arriva ad ospitare per la ventesima occasione i prototipi a due ruote e lo farà sul layout inaugurato nel 2004 dalla vittoria di Sete Gibernau e da allora restato immutato. La misura totale della pista è di 5.380m, raccordati da 16 curve pianeggianti, di cui 10 a destra e 6 a sinistra. Escluso il tornantino di curva 6 le pieghe del tracciato hanno tutte una natura medio-veloce, per cui sarà necessario trovare il necessario bilanciamento al fine di garantire la miglior percorrenza possibile. Un altro tratto caratteristico di Losail è il rettilineo principale, lungo la bellezza di 1068m e seguito da una delle più impegnative staccate dell’anno, che impone al set-up di trovare grande stabilità anche in frenata.

Tra i piloti in attività nella classe regina è Maverick Vinales l’unico ad aver fatto doppietta in Qatar (2017 e 2021), seguono a ruota le singole affermazioni di Marc Marquez (2014), Fabio Quartararo (tappa bis nel mondiale 2021 ancora segnato dal Covid) ed Enea Bastianini (2022).

 

Pronostici

Il penultimo atto della sfida mondiale tra Bagnaia e Martin andrà in scena in notturna, come un galà, sotto i riflettori accesi nel bel mezzo del deserto di Doha. La tappa malese ha però sorriso al talento di Enea Bastianini, rispolverato e finalmente a lucido dopo una deprimente stagione. Passando dal brutto infortunio rimediato a Portimao nella prima Sprint Race dell’anno e da un feeling raggiunto solo dopo molte difficoltà con la Desmosedici GP23, il pilota Ducati ha risposto ‘presente’, tornando a vincere dopo 422 giorni dall’ultima volta in un momento molto delicato per la sua permanenza nel team Factory, insidiata da Jorge Martin in ottica 2024. Il grande deluso di Sepang è però proprio lo spagnolo, mai parso in bolla come negli ultimi 2 mesi di perfezione e giunto quarto la domenica dopo il secondo posto nella Sprint Race vinta da Alex Marquez; una notizia se consideriamo che le ultime 5 gare brevi disputate avevano tutte avuto la firma di Martinator. Si è invece portato a casa una doppia medaglia di bronzo Pecco Bagnaia. I risultati dei due rivali hanno di fatto spostato molto poco nella bilancia della classifica, con un Bagnaia che, aggiungendo un solo punto al proprio vantaggio, ora di 14 lunghezze, resta il candidato numero 1 al titolo. Il primo match point arriva già in Qatar: Pecco Bagnaia sarebbe due volte Campione del Mondo di MotoGP qualora chiudesse la tappa con 37 punti di vantaggio su Jorge Martin, ovvero raccogliendo complessivamente 23 punti in più dello spagnolo tra Sprint Race e Gran Premio. Al di là dei panorami poco realistici dischiusi dall’aritmetica, il vero dato rilevante è piuttosto la ritrovata competitività del torinese in qualifica, tornato a siglare una pole position dopo lo sfortunato GP di Catalunya ed in grado di fiaccare Martin sul ritmo di gara, nonostante un’incisività inferiore rispetto a quella dimostrata sul giro secco. Durante il quarto giro della gara malese abbiamo anche assistito ad una bella bagarre fra i due contendenti alla corona, dove il Campione del Mondo si è fatto valere con un bellissimo sorpasso di difesa all’esterno, condannando il pilota Pramac ad una gara di sofferenza per l’elevata temperatura dei suoi pneumatici dopo i diversi giri fatti in scia alla Desmosedici rossa. Il botta e risposta, duro ma mai scorretto, ha evidenziato quanto, a questo punto, sia necessario prendersi qualche rischio per rompere un equilibrio che pare assoluto. La lotta, molto probabilmente, si protrarrà fino all’ultimo giro di corsa e dunque anche quel granello di fame e grinta in più farà la differenza per aggiudicarsi il titolo.

Il palmares di Bagnaia e Martin in Qatar è pressocché identico: entrambi vantano una vittoria (il primo il Moto2; il secondo in Moto3) e due terzi posti disseminati fra le tre classi del Motomondiale. Ad appannaggio dell’italiano troviamo il giro record in qualifica messo a segno nel 2021, mentre a scattare dalla pole position sia durante la seconda tappa del 2021, sia lo scorso anno, è stato il madrileno, poi costretto a concludere la propria gara in ghiaia proprio insieme a Bagnaia, colpevole di un errore commesso alla staccata di curva 1.

Come evidente, il duello si giocherà sul filo del rasoio ed a fare la differenza a vantaggio di uno o dell’altro pilota potranno sicuramente aggiungersi anche le prestazioni di altri outsider. Qualora Bastianini dovesse confermare il livello espresso in Malesia, ad esempio, questa sarebbe un’importante arma in più nelle mani del team ufficiale per favorire Pecco. Venendo lasciato libero di conquistare il successo per riscattare una stagione così difficile, ora il centauro di Rimini dovrebbe esser ben disposto per aiutare il proprio team in questo rush finale. Più complessa la situazione nel Team Pramac, dove Johann Zarco, nonostante la vittoria di Phillip Island, mantiene un rendimento imprevedibile e poco costante. Tuttavia in Qatar il francese vanta una doppietta di secondi posti nel 2021. Un occhio di riguardo va anche alla Ducati Gresini di Alex Marquez, nel suo miglior fine settimana di stagione in quel di Sepang, dove ha fatto registrare la vittoria nella Sprint Race e il secondo posto nel Gran Premio, risultando estremamente centrato e confidente sulla sua moto. Siamo inoltre convinti che le temperature più basse della gara in notturna possano dare una grossa mano ad Aprilia, sia nel favorire il sistema di raffreddamento di un motore molto sensibile al calore, sia nell’esaltare le qualità della RS-GP in condizioni di basso grip. Ricordiamo che tra i piloti in griglia il miglior interprete del tracciato di Losail è proprio uno scudiero Aprilia: Maverick Vinales.

 

(Credits: Getty Images)

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