JUVENTUS INTER: LE CHIAVI TATTICHE

Submitted by mattia.todisco on Fri, 11/24/2023 - 16:07
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Redazione
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Juventus Inter è la sfida più attesa della Serie A. Blasone delle squadre, rivalità storica e soprattutto posizione in classifica. Nerazzurri in testa a quota 31, bianconeri secondi, lontani appena due punti. Un ottimo inizio di stagione per entrambe le formazioni, con i risultati che stanno sorridendo sia a Inter che a Juventus. Due modi di giocare però diametralmente opposti. Il leggendario Corto Muso di Allegri e il calcio offensivo e fluido di Inzaghi contrapposti domenica sera allo Stadium. Analizziamo alcune delle chiavi tattiche che potrebbero decidere il match, ipotizzando quindi che tipo di partita ci possiamo aspettare.

 

JUVENTUS INTER: LE CHIAVI TATTICHE, PRESSING ALTO BIANCONERO?

Molto probabilmente la Juve lascerà il pallino del gioco in mano ai nerazzurri, e ciò è piuttosto fisiologico conoscendo le due formazioni. L’Inter ama tenere il pallone e costruire dal basso, al contrario i bianconeri sono primi in Serie A per rinvii lunghi dal portiere. Una prima chiave di lettura della sfida è quindi presto che trovata.

Allegri lascerà impostare l’Inter per ripartire oppure sceglierà un pressing alto?

Un bivio che deciderà l’impronta della gara. Nel secondo caso, possiamo immaginarci un Locatelli alto su Calhanoglu, formando quindi un 3 vs 3 a centrocampo con le altre coppie; guadagnare un uomo in più in zona palla però, comporta lasciare libero lo spazio davanti ai tre centrali, zona dove sia Lautaro che Thuram sono abili nel fare da raccordo. Il vantaggio principale che otterrebbe la Juventus sarebbe quello dell’effetto sorpresa, considerando come i bianconeri abbiano quasi sempre optato per un’idea più conservativa. Idea conservativa che prevede l’abbassamento di una delle due punte su Calhanoglu, come schermo in prima battuta. Stessa mansione per il già citato Locatelli, il quale dovrà chiudere le linee di passaggio che collegano il centrocampo nerazzurro all’attacco. Probabile dunque, che Allegri scelga una soluzione più prudente, rimanendo fedele al suo credo.

Questo ci solleva naturalmente un’altra questione. Come può l’Inter rompere le linee bianconere? Spesso Inzaghi, contro formazioni chiuse, concede ai braccetti di difesa di alzarsi (Pavard e Bastoni lo hanno fatto egregiamente in questo inizio di stagione), sia con, che senza palla. I due sono però infortunati, con il francese out da qualche settimana, mentre l’ex Atalanta ha patito un guaio muscolare in nazionale. Ed ecco la seconda chiave tattica della gara.

 

JUVENTUS INTER: LE CHIAVI TATTICHE, CHI AL POSTO DI BASTONI?

I ragazzi di Inzaghi hanno un atteggiamento propositivo, alzando spesso il braccetto di sinistra per creare superiorità numerica. Bastoni però, sarà out e diventerà fondamentale capire che scelta farà l’allenatore dell’Inter. Dimarco nei tre dietro? Si guadagna qualità tecnica, ma il rischio di soffrire sui cross dalla sinistra sul secondo palo per Vlahovic è veramente molto alto, considerando anche la qualità degli assist di Kostic della quale parleremo più avanti. Il mismatch fisico tra il serbo e l’ex Verona è notevole. Carlos Augusto potrebbe ovviare in parte alla differenza fisica, cosa che invece sarebbe risolta spostando Acerbi come braccetto di sinistra, sacrificando qualcosa in fase offensiva. In questo caso De Vrij andrebbe centrale con Darmian sicuro del posto a destra.

 

JUVENTUS INTER: LE CHIAVI TATTICHE, KOSTIC IL PERICOLO NUMERO UNO

Gran parte dei pericoli creati dalla Juventus arrivano dalla fascia sinistra, quella presidiata da Filip Kostic, grazie a una percentuale di cross riusciti del 44%, contro il 33.8 dalla destra. Dopo un estate turbolenta e un avvio di campionato a rilento, Kostic ha ritrovato fiducia e numeri. Contro l’Inter poi, ha un ottimo score maturato nelle due sfide della passata stagione: due assist nella sfida dello Stadium e il gol decisivo a San Siro al ritorno. Alle sue spalle ci sarà ancora Rugani, con Danilo che difficilmente recupererà per la panchina. Un centrale puro che permetterà quindi al serbo di attaccare con maggiore libertà. L’1 vs 1 con Dumfries sarà uno dei duelli chiave della partita. Lo stesso Kostic potrebbe diventare ancora più pericoloso qualora Chiesa dovesse allargarsi per creare superiorità numerica sull’esterno, ed è proprio l’esterno ex Fiorentina il protagonista del prossimo paragrafo.

 

JUVENTUS INTER: LE CHIAVI TATTICHE, ATTENZIONE A CHIESA

Attenzione a Chiesa. Con l’Italia ha giocato molto bene in entrambe le partite, e arriva al big match in grande condizione mentale. La sua posizione potrebbe creare grattacapi alla difesa dell’Inter, andandosi a mettere sulla sinistra, creando superiorità numerica in tandem con Kostic. Sarà interessante vedere la posizione in fase di non possesso. Sarà a uomo su Calhanoglu? Sarà chiamato agli straordinari senza palla? Potrebbe diventare l’uomo decisivo per la tenuta difensiva Juventus. Spieghiamoci meglio, analizzando un’ulteriore chiave tattica della sfida.

 

JUVENTUS INTER: LE CHIAVI TATTICHE, I CAMBI DI GIOCO DELL’INTER

Interessante vedere anche come reagirà la Juventus ai cambi di gioco dell’Inter, un’arma letale a disposizione di Inzaghi. Con palla sulla sinistra, è Dimarco (o in alternativa Bastoni) a prendersi la responsabilità di cambiare versante; al contrario quando lo sviluppo è sull’out di destra, non è ne Dumfries, ne il braccetto, ma bensì Barella, molto più portato a svariare anche sull’esterno di quanto non faccia Mkhitaryan sulla parte opposta. Seguendo il naturale scaglionamento del centrocampo sull’esterno, Allegri potrebbe costringere Chiesa agli straordinari, mandandolo a tamponare il lato debole. Delegare straordinari difensivi extra all’ex Fiorentina, comporterebbe un maggior dispendio di energie, considerando anche come poi ti andrebbe a mancare un uomo in caso di ripartenza. Una soluzione estremamente difensiva che potrebbe dare frutti in caso di vantaggio bianconero.

 

JUVENTUS INTER: LE CHIAVI TATTICHE, E SE INZAGHI LASCIASSE IL PALLINO ALLA JUVE?

L’Inter è una squadra matura, matura a tal punto che potrebbe anche optare per un atteggiamento più remissivo senza cadere nel tranello mentale della passività, vera e propria spina nel fianco delle formazioni che scelgono questo tipo di approccio. Giocare per gran parte della partita senza controllare il pallone e pensando a difendere, può diventare emotivamente stressante per i calciatori nel lungo periodo. E quando i livelli di stress sono eccessivi, la disattenzione è dietro l’angolo. Questo è quello che a volte accade alle piccole impegnate nei big match, che spesso reggono nei primi minuti, salvo poi crollare nel finale.

L’Inter però, come la Juventus, è matura. E allora Inzaghi potrebbe stravolgere le carte in tavola, lasciando il controllo del gioco ai padroni di casa, snaturandone l’impronta tattica, sfruttando la qualità in ripartenza di Dimarco, Calhanoglu e Mkhitaryan in uscita, la gamba di Barella, Dumfries e Thuram in campo aperto e la qualità di Lautaro in fase di raccordo. A qualcuno ora verrà in mente il derby vinto dall’Inter a settembre. Dopo il vantaggio, i nerazzurri si sono chiusi più del solito; una linea di difesa bassa che ha pagato con il meraviglioso tiro a giro del 2-0 realizzato dal francese in contropiede.

 

Insomma, di aspetti da analizzare ce ne sono veramente molti. Non abbiamo citato il duello a centrocampo che sta accompagnando il Derby d’Italia delle ultime stagioni (Barella-Rabiot), e neanche quello tra Lautaro e Gatti/Bremer. Tantissime decisioni da prendere, strade da percorrere che potrebbero risultare decisivi per l’esito di Juventus Inter. Quale sarà il dettaglio che farà la differenza? Lo scopriremo solo guardando la sfida di domenica sera, facendo magari attenzione agli aspetti sopracitati.

 

 

(Credits: Getty Images)

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