L'ITALIA E LA COPPA DAVIS, UNA STORIA D’AMORE

Submitted by federico.tireni on Mon, 11/27/2023 - 11:01
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Quarantasette anni dopo Santiago del Cile, l’Italia del Tennis vince nuovamente la Coppa Davis. Sempre in una città ispanofona, gli Azzurri hanno conquistato la vetta più alta del tennis a squadre sconfiggendo per la prima volta in finale l’Australia. Una sorta di rivincita alle tre finali vinte dai Canguri ai danni dell’Italia. La Squadra, quindi, ripercorre i passi di quella del ‘76, con Volandri nelle vesti di Pietrangeli e Sinner in quelle di Adriano Panatta. È il trionfo del tennis italiano, di una generazione e di un movimento. Le finali sono state sette, solo una vittoria, nel 1976. Poi le dolorose sconfitte del biennio 60-61, 77-78 e 79-80 e quella del 1998. Oggi, però, l’Italia è campione della Coppa Davis per la seconda volta nella sua storia.

ARNALDI APRE LA STRADA, SINNER LA FINISCE, L’ANALISI DI UN TRIONFO

Il successo azzurro parte dal primo match, tra Matteo Arnaldi e Popyrin. Una partita fondamentale che, come poi è stato, avrebbe delineato le possibilità di vittoria da una o dall’altra parte. Il tennista azzurro comincia male, subendo un break. Ma rimonta e conquista il primo set (7-5) nella bolgia di una Malaga a tinte tricolore. Nel secondo, si scatena l’ira di Popyrin che, forte della sua bravura da fondo campo, stritola Arnaldi nella sua morsa e si prende il secondo parziale (7-5, 2-6).

Nel terzo e decisivo set, si respira tensione ed entrambi i tennisti sanno che il primo punto della finale è fondamentale. L’italiano fa fatica, annulla tre pesantissime palle break nel primo game, altre due nel terzo e nel settimo. Ma non perde il servizio, tiene duro e con enorme determinazione ha la prima chance di break nel nono game, annullata prontamente dall’australiano. Dopo due ore e ventinove minuti di paura ed emozione Arnaldi vince la partita. Basta il primo match point sul servizio di Popyrin all'italiano. Una prova di coraggio e di talento per il campione italiano numero 41 del mondo.

TROPPO SINNER PER DE MINAUR, LA COPPA DAVIS VA ALL’ITALIA

Smorzata l’eccessiva tensione vissuta da Arnaldi nel primo match, si respira aria serena in Casa Italia. Insomma, Sinner è una garanzia, ormai. Lo ha dimostrato contro Griekspoor. L’ha urlato forte e chiaro contro Djokovic. L’ha sottoscritto oggi con una serenità spaventosa. Perché, quando le responsabilità aumentano, il numero uno italiano si traveste da uomo dei sogni. La sua partita contro De Minaur (numero 12 al mondo) è un concentrato di forza, atletismo e talento. «Siamo stati a un punto da ko in semifinale, ora festeggiamo», ha detto Sinner dopo la partita.

È stato proprio l’altoatesino, infatti, a comandare le sorti di questa vittoria, recuperando lo svantaggio in singolare e alzando il livello in doppio contro Olanda e Serbia. In finale contro l’Australia, dopo il primo punto italiano, la tranquillità che contraddistingue Sinner è venuta fuori. E anche il punteggio, infatti, è decisamente più largo. Il 6-3,6-0 con cui chiude la finale è una dichiarazione d’intenti: «l’Italia chiamò». E Sinner ha risposto presente.

 

(Credits: Getty Images)

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