IL DERBY DI MANCHESTER DI DENIS LAW

Submitted by greta.torri on Sat, 03/06/2021 - 10:06
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Sono lì, separati ma vicinissimi, a pochi isolati di distanza l’uno dell’altro per giunta. E non potrebbero essere più diversi, perché Manchester City e Manchester United rappresentano le due anime della stessa città, industriale e commerciale, che nel cielo grigio di Manchester equivalgono più a una vocazione che non a una scelta.

Una sfida passata alla storia nei rettangoli di gioco urbani, tanto all’Old Trafford, ovviamente, quanto al Maine Road prima della sua demolizione in favore di un nuovo impianto. Ma il Derby di Manchester si è consumato soprattutto nelle gambe e nei volti dei suoi protagonisti, proprio come in quell’incontro, insieme spettacolare e irripetibile, del 27 aprile 1974. E non avrebbe mai potuto scegliere una partita più decisiva per congedarsi dal calcio giocato, Denis Law, l’unico scozzese con un Pallone d’oro in bacheca. 

Un vero diavolo dell’area di rigore in mezzo ad altri 10 Diavoli Rossi, il calciatore, dopo un passato nel Torino, capace di scrivere le migliori pagine dello Utd, conquistando due campionati, una FA Cup e la Coppa dei Campioni del 1968, in compagnia di personaggi leggendari come Bobby Charlton e George Best, tanto da guadagnarsi il titolo di “The King”.

Ma quel sabato di quasi cinquant’anni fa, il Re veste la casacca degli avversari di sempre. Contro il City aveva piazzato in rete 5 palloni in 11 gare, prima passare quell’ultima stagione da professionista proprio con la maglia degli Sky Blues e prima ancora di chiudere la carriera proprio di fronte alla squadra resa da lui stesso inarrestabile. Eppure, dopo 11 anni insieme, le strade di Law e dei Red Devils avevano finito per separarsi nel 1973, quando l’uno diventa un asso tra le fila nemiche e gli altri, in piena crisi societaria, si trovano a un passo dalla retrocessione.

Il match si fa subito teso, ma equilibrato, fino a quando la rete della vittoria non incrocia, beffarda, il destino di Law: all’84’ Franny Lee porta il pallone in area piccola, alle spalle di “The King” che non può fare altro che metterla dentro di tacco. Succede tutto in attimo, troppo in fretta perché Denis possa capire realmente che con un colpo solo ha permesso al City di aggiudicarsi l’incontro e ha condannato i suoi ex compagni a un girone in seconda divisione. Non c’è spazio per esultare, nonostante un derby dalla parte dei vincenti.

Dopo quell’incontro resta solo il tempo di salutare il pubblico e arrendersi a un ginocchio ormai troppo dolorante, ma per entrambe le anime della città Denis Law resta l’indiscusso eroe dei due mondi, eternamente diviso tra City e United, esattamente come l’intera Manchester.

(Credits: Getty Images)

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