Archiviata una settimana di baldorie sanremesi, tra ugole poche intonate e lo spettro di nottate senza fine, questo inizio di settimana in ambito calcistico parte col botto. Come ultimo strascico del carrozzone canoro nazionalpopolare, concedeteci di prendere in prestito una vecchia canzone dei Pooh: “Chi fermerà la musica?”. Ecco appunto, ora che “quella” musica si è fermata pensiamo al campionato. Chi fermerà l’Inter?
DUE BIG A CONFRONTO
La vittoria contro il Parma di giovedì è stata la sesta consecutiva per la squadra allenata da Antonio Conte e ormai l’Inter pare aver ingranato la marcia giusta in vista del rush finale di stagione. Il vantaggio è senza dubbio l’assenza di altri impegni che permette ai nerazzurri di concentrare energie sull’obiettivo campionato, mai come quest’anno prioritario. L’Atalanta però, non scherza per nulla, e va considerata una delle big del campionato a tutti gli effetti. Qualche dubbio a inizio stagione era stato sollevato, ma la squadra di Gasperini ha dimostrato sul campo e con risultati alla mano di essere un team incredibile, non senza idiosincrasie, come ad esempio l’affaire Papu Gomez e un certo approccio sanguigno del mister contro gli arbitraggi. I 49 punti ottenuti dall’Atalanta dopo le prime 25 partite di questa Serie A rappresentano un record per la formazione bergamasca a questo punto della stagione nel massimo campionato.
MENO DI 2,5 RETI?
Due dei migliori attacchi del campionato con l’Inter che ha realizzato 62 reti e la Dea solo due in meno. Questa statistica potrebbe far pendere l’ago della bilancia su una media reti del match elevata. Ma negli ultimi anni i testa a testa tra le due squadre sono stati molto combattuti con uno stile “difensivista”: 1 vittoria per parte e 4 pareggi e nelle ultime cinque gare la media gol è sempre stata inferiore alle 2,5 reti. Sarebbe comunque strano, se si considerata la grande efficacia dei due attacchi, non vedere nessun gol in questo posticipo. Luis Muriel ne ha segnato cinque contro l’Inter in Serie A, nessuno però in tre sfide con la maglia dell’Atalanta – dall’inizio del 2021 solo Romelu Lukaku dell’Inter (13: sette gol e sei assist) ha preso parte a più reti del colombiano in Serie A (12: otto gol e quattro passaggi vincenti). Nel match contro il Parma il gigante belga ha interrotto la striscia di tre partite con gol a referto, ma è riuscito a fornire l’assist per il 2 a 0 di Alexis Sanchez.
IL TREND DEI CARTELLINI
In quattro degli ultimi cinque scontri diretti ci sono stati almeno 3 cartellini gialli nel primo tempo. Un dato sorprendente considerato che le due squadre sono agli ultimi due posti per il numero di cartellini ricevuti. Ma in questo derby lombardo, con attacchi pericolosi e intensità a livelli esorbitanti può accadere che qualche giocatore alla ricerca della palla commetta delle infrazioni. L’Atalanta in questa stagione di Serie A non è mai rimasta in 10 uomini, mentre ai nerazzurri è capitato due volte. Nel computo annuale dei cartellini per la squadra allenata da Conte troviamo Marcelo Brozovic e Achraf Hakimi, entrambi con 8 gialli. Per gli orobici, leader indiscusso della classifica dei cattivi è Cristian Romero con 11 ammonizioni. A seguire troviamo Djimsiti (7) e Robin Gosens (7). Sarà proprio un giocatore del pacchetto arretrato della Dea a finire sul taccuino dell’arbitro?
(Credits: Getty Images)
