TENNIS | MIAMI: SINNER SOGNA IN GRANDE

Submitted by greta.torri on Fri, 04/02/2021 - 09:10
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Marco Perciabosco
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All’Hard Rock Stadium di Miami in Florida siamo alle battute finali del primo Master 1000 della stagione. Nel tabellone maschile siamo giunti alle semifinali, col nostro Sinner pronto all’impresa. In quello femminile il match che deciderà il torneo sarà Barty contro Andreescu. Esaminiamo assieme a voi i 3 match in programma fra questa sera, questa notte e domenica pomeriggio.


BAUTISTA – SINNER (prima semifinale maschile)


Lo spagnolo numero 12 al mondo sarà il prossimo avversario del nostro Jannik numero 31 in un match che al momento vede solo leggermente favorito il più esperto iberico al 58% delle probabilità di vittoria. Nonostante il seed numero 7 di Bautista Agut contro il 21 di Sinner, il primo ha avuto un percorso sicuramente più complicato visto che dopo Harris e Struff ha dovuto battere l’idolo di casa Isner (al tie-break del terzo set) e la testa di serie numero 1 ovvero il russo Medvedev, spazzato via con un perentorio 6-4/6-2 in poco più di un’ora e mezza di gioco. Come dicevamo invece il baby fenomeno italiano (campione nextgen nel 2019) ha avuto un percorso meno complicato e infatti l’unico set lasciato per strada è stato quello nei sedicesimi contro Khachanov battuto 6-4 al terzo. Filotto di 2-0 invece contro Gaston, Ruusuvuori e Bublik. I due tennisti si sono affrontati due volte nel giro di 8 mesi ed entrambe le volte ha avuto la meglio l’azzurro: 7-6/6-2 nell’esibizione di Berlino dello scorso luglio e 7-5 al terzo nell’ottavo a Dubai di 3 settimane fa. Non c’è due senza tre? Di certo sarà un match combattuto come si aspettano gli addetti ai lavori. Un altro 2-1 per Sinner potrebbe essere il risultato più logico cavalcando il momento d’oro del nostro pregiato gioiellino.


RUBLEV – HURKACZ (seconda semifinale maschile)


Dopo il derby mediterraneo fra uno spagnolo e un italiano, nella notte scontro ed est fra il russo Rublev numero 8 al mondo e il polacco Hurkacz numero 37. A differenza della prima semifinale questa sembrerebbe più scontata con Rublev che ha l’80% delle preferenze da parte dei quotisti. Percorso netto per lui finora con un quadruplo 2-0 ai danni di Sandgren, Fucsovic, Cilic e Korda. Attenzione però al polacco che dopo aver fatto fuori Kudla come da pronostico ha piazzato 3 colpacci uno dietro l’altro: 6-3/7-6 al numero 11 al mondo Shapovalov, 7-6 al terzo al numero 19 Raonic e sopratutto 6-4 al terzo al numero 5 del ranking ATP Tsitsipas. Tutte vittime illustri che ci fanno capire l’ottimo momento di Hurkacz e di come, per lui, partire underdog non sia certo un problema. Ecco perché il match potrebbe essere più equilibrato di quanto non si pensi, tenendo anche conto del successo proprio del polacco nell’unico precedente fra i due: settembre scorso sulla terra rossa di Roma, 6-2 al terzo set. Il gap previsto dai traders è di 4,5 games totali, la sensazione è che quanto meno Rublev potrebbe avere difficoltà a colmare quel handicap, tenuto anche conto dell’ottimo servizio di Hurkacz che contro Tsitsipas ha chiuso con ben 15 ace.


BARTY – ANDREESCU (finale femminile)


Chiudiamo la nostra analisi su Miami 2021 con l’ultimo atto del torneo WTA: se nel tabellone maschile, a parte Rublev, i favoriti hanno tutti abbandonato anzitempo, il match Barty-Andreescu mette di fronte la testa di serie numero 1 e la numero 8, in quella che poteva far parte del ventaglio delle finali più probabili. L’australiana era chiamata al riscatto dopo lo stop ai quarti negli Australian Open di febbraio e così è stato: Kucova, Ostapenko, Azarenka, Sabalenka e Svitolina sono state un cammino non semplice se lo rapportiamo al fatto che l’australiana era prima nel seeding. Ma nonostante questo gli ostacoli sono stati superati in maniera abbastanza autoritaria tranne forse per le difficoltà proprio nel primo turno in quello che doveva essere l’incontro più semplice. Il dominio in semifinale contro la numero 5 al mondo Svitolina è stato emblematico: un doppio 6-3 in meno di un’ora e mezza che ha lasciato poco all’avversaria. Di contro si troverà una Andreescu che finora ha battagliato a denti stretti senza mai mollare. Emblematici, dopo l’agevole primo turno contro la Martincova, i quattro 2-1 di fila contro Anisimova, Muguruza, Sorribes Torres e Sakkari. La semifinale contro la greca è durata addirittura 2 ore e 46 minuti e si è chiusa con un combattutissimo 7-6/6-3/7-6. Ecco perché nonostante gli esperti favoriscano col 70% la vittoria della Barty la possibilità di un match più combattuto, con almeno 21 games totali giocati è reale.


(Credits: Getty Images)

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