MR. SKY HOOK E LA NOBILE ARTE DEL BASKET

Submitted by greta.torri on Thu, 04/15/2021 - 12:55
Hero image
Autore
Greta Torri
news date
News di tipo evento?
No

Proprio oggi, nel 1947, a New York nasceva Ferdinand Lewis Alcindor Jr.


Forse il nome ti suona nuovo, ma è stato uno dei più grandi che siano mai scesi su un campo da basket.


Dai suoi primi anni di vita si intuisce che Lewis è un predestinato. A 9 anni è alto 1.73 m e a 13 supera i 2 m e viene così reclutato dalla Power Memorial High School. Nel 1963, con lui in mezzo all’area, la Power Memorial perde solo 6 partite e ne vince 96, e diventa per la National Sports Writer “The Number 1 High School Team of the Century”.


Nel 1966, Lew Alcindor è arrivato a 2 metri e 18, ma soprattutto è stato reclutato da UCLA. In quegli anni le schiacciate a livello universitario sono vietate, ma il ragazzo dalle braccia che arrivano al cielo si inventa lo SKY HOOK, un gancio “classico” che sfrutta l’intera lunghezza e spinta del corpo, in modo da rilasciare il pallone da altezze impossibili da stoppare (tra i 3.00 e i 3.30 metri) e il braccio esterno utilizzato come scudo per creare ulteriore separazione dal difensore. Grazie allo Sky hook trascina gli UCLA Bruins di John Wooden a 3 Titoli NCAA consecutivi chiudendo la propria carriera universitaria con 26.4 punti e 15.5 rimbalzi di media a partita.


Non è un caso, quindi, che Lew sia la prima scelta al Draft NBA 1969, ingaggiato dai Milwaukee Bucks (alla loro seconda stagione NBA) che vincono il lancio della monetina con i Phoenix Suns. I Bucks concludono la prima stagione con Lew arrivando fino alle Eastern Division Finals, sconfitti solo dai New York Knicks (poi vincitori NBA). Ma la gloria è solo rimandata: l’anno dopo arriva in Wisconsin Oscar Robertson che in coppia con Alcindor costituirà un’inarrestabile macchina da canestri e che, partita dopo partita, porterà a conquistare l’Anello contro Warriors, Lakers e Bullets.


Nell’estate del 1968, Lewis si converte all’Islam e abbandona il nome con il quale è nato per diventare quello che tutti noi conosciamo come Kareem-Abdul Jabbar ovvero Nobile Servitore dell’Onnipotente.


Nel 1975, in cambio di Junior Bridgeman, Dave Meyers, Elmore Smith e Brian Winters, i Lakers di coach Bill Sharman acquistano Kareem, desiderosi di ricostruire una squadra vincente dopo l’era Wilt Chamberlain, ma è solo con l’arrivo di Jerry West sulla panchina Gialloviola e in seguito di Earvin Magic Johnson nel 1979 che inizia l’epoca dello Showtime dei Lakers.


Come disse lo stesso Kareem “Un giocatore può essere un elemento fondamentale per una squadra, ma un giocatore, da solo, non fa una squadra”.

A LA Kareem Abdul Jabbar vince altri 5 Titoli NBA (1980, 1982, 1985, 1987 e 1988) da protagonista e insieme a Magic raggiunge la Finale NBA 8 volte. Anche ora che non ci sono regole bizzarre a impedirgli di schiacciare il suo Sky hook resta “la singola arma più devastante della pallacanestro”, come disse coach Pat Riley, tanto da renderlo il miglior realizzatore di sempre della lega con 38.387 punti.


Negli anni a LA, Kareem è stato letteralmente il centro di una rivoluzione lunga 14 stagioni, destinata a cambiare per sempre il gioco.


Auguri Mr. Sky hook, auguri Kareem-Abdul Jabbar!


(Credits: Getty Images)

Template News
Post
Fonte della news
SN4P
Sport di Riferimento
Basket