MOTOGP | A PORTIMAO TORNA MARC MARQUEZ: E ORA CHE SUCCEDE?

Submitted by greta.torri on Fri, 04/16/2021 - 08:20
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Marco Perciabosco
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No

Il tanto atteso ritorno del Cabroncito spezzerà l’equilibrio che si è creato in Motogp dall’inizio della scorsa stagione? Oppure i 9 mesi di stop e il grave infortunio all’omero saranno una zavorra per il pluricampione spagnolo? Questi e altri temi caldi nella nostra preview sul Gran Premio di Portogallo a Portimao nell’Algarve.

MARQUEZ FA PRE-TATTICA, MA SE È TORNATO È PERCHÈ SA DI POTER ESSERE COMPETITIVO


Eccolo il ritorno della star, il ritorno del dittatore. L’uomo meno amato nel paddock (come tutti o quasi i supercampioni) dai rivali e l’antipatico per eccellenza secondo i tifosi dei suoi avversari. Del resto 8 mondiali vinti, 82 successi su 2016 gp corsi, 134 podi, 33321 punti ottenuti, 90 pole e 73 giri veloci parlano da soli più di mille dichiarazioni. Ma c’è poi la dichiarazione fatta ai cronisti proprio alla vigilia del suo ritorno, dopo la frattura dell’omero e quella fretta di tornare che lo ha messo out per una stagione intera. “Non aspettatevi nulla durante questo weekend – dice lo spagnolo intervenendo nella conferenza stampa ufficiale -. Non sarò ancora lo stesso Marquez di prima, sto riprendendo, c’è la riabilitazione fisica e mentale. Guidare come prima? C’era il dubbio di non poter riuscire a farlo, ma siamo tutti ottimisti, ringrazio tutti per il supporto. E’ stato molto strano, soprattutto all’inizio, guardare le gare alla tv. Sono pronto, anche se non sono ancora al 100%“. Dichiarazioni di facciata? Vedremo. Nel frattempo però gli addetti ai lavori di tutto il mondo lo hanno inserito come secondo favorito per la qualifica e quarto favorito per la gara, come a dire che Marquez se corre, lo fa solo e unicamente per essere il primo della classe.

DUCATI SUPERSONICA, LA POLE SARÀ ANCORA SUA?


Per anni la rossa di Borgo Panigale è stata (ed è tutt’ora) la moto più veloce dell’intero circus. Lo è stata ai tempi di Stoner, lo è stata ai tempi di Dovizioso e ora lo è con quello Zarco (doppio secondo posto nelle prime due gare) che nel primo dei due weekend a Losail ha fatto segnare il nuovo record di velocità di punta con un impressionante 362,4 km/h. Ducati che si è contraddistinta prendendosi la pole position sia nel GP del Qatar con Bagnaia che in quello di Doha (stessa pista) con Martin. Ecco perché con questi presupposti ci sembra fattibile che anche il sabato di Portimao possa andare nelle grinfie di un ducatista.

VINALES E QUARTARARO, LOTTA INTESTINA NEL TEAM YAMAHA


Lo spagnolo e il francese hanno vinto rispettivamente gara 1 e gara 2 a Losail. Il quinto e l’ottavo posto nello scorso mondiale avevano lasciato l’amaro in bocca a maggior ragione per l’assenza del solito Marquez pigliatutto. Il passo gara nel doppio Qatar-Doha è stato ottimo e quindi è normale che i due Yamaha siano di fatto tra i primissimi favoriti per la vittoria anche in questo weekend. Ma chi farà meglio fra i due?

L’IDOLO DI CASA OLIVEIRA PRONTO AL COLPACCIO-BIS


Lo scorso anno il lusitano Miguel Oliveira dominò il weekend di casa facendo sua sia la pole che la gara con la sua KTM. Fu un exploit incredibile avvenuto nell’ultima stagione in una stagione dove Oliveira aveva ottenuto una vittoria a Stiria ma nessun altro podio. Il feeling con questo circuito potrebbe essere quel fattore in più che lo vedrà grande protagonisti anche questa volta?

DOMENICA IN SALSA AZZURRA, COME ANDRANNO GLI ITALIANI IN PISTA


Dei 6 piloti nostrani presenti in questo mondiale, solo Bagnaia può ritenersi abbastanza soddisfatto del doppio appuntamento in notturna di inizio stagione: pole e terzo posto nella prima gara, sesto piazzamento e giro veloce (per la gloria ma non per la classifica) nella seconda. Il resto della truppa da ha deluso: su tutti le due Petronas con Rossi che ha chiuso con un 12° e un 16° e con Morbidelli che ha fatto 18° e 13°. Poco, troppo poco per il senatore della MotoGP e per una delle più grandi speranze italiane. E’ logico quindi pensare che entrambi abbiano voglia di riscatto. Il minimo sindacale sarà vederli a punti. Ci riusciranno?

(Credits: Getty Images)

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