Con la vittoria per 2 a 0 il Manchester City è la prima finalista della Champions League 2020/21 e questa sera scoprirà chi dovrà affrontare nella finale di Istanbul tra Real e Chelsea. Tutto aperto tra le due compagini dopo l’1 a 1 nel match disputato a Valdebebas, con gli inglesi che potranno sfruttare il gol siglato fuori casa da Christian Pulisic.
IL CHELSEA ABASSA LA SARACINESCA
Partiamo subito da un dato della gara di una settimana fa: il Chelsea ha concesso un solo tiro in porta al Real Madrid (convertito in gol da Benzema) e anche nella statistica del possesso palla la squadra londinese ha quasi pareggiato (52% contro 48%). È anche incoraggiante per il Chelsea il fatto che abbia mantenuto la porta inviolata in quattro delle ultime cinque partite (3 vittorie, 2 pareggi). Tuchel è l’unico allenatore in attività ad aver affrontato il Real Madrid in almeno 5 occasioni in Champions senza subire sconfitte (1 vittoria, 4 pareggi). Come risultato del pareggio nella gara di andata, le ultime tre partite senza sconfitte dei Blues li hanno visti realizzare gol nel primo tempo. Potremmo aspettarci la saracinesca abbassata per la squadra del tecnico tedesco senza rischiare di concedere reti agli spagnoli e sfruttare il labile vantaggio accumulato a Madrid.
ZIDANE È UN FATTORE
Imbattuto da 19 partite e con una percentuale di vittorie attualmente del 60% nelle ultime dieci partite di Champions (6 vittorie, 3 pareggi, 1 sconfitta), il Real Madrid deve riuscire a segnare o sarà eliminato. Tuttavia, i campioni spagnoli hanno un vantaggio psicologico, avendo superato il turno in 11 delle 12 occasioni precedenti ad eliminazione diretta in andata e ritorno di Champions quando sono allenati da Zinedine Zidane. In caso di qualificazione, per il Real Madrid sarebbe la 17ª finale di Coppa dei Campioni/Champions League (al momento già record con 16). Inoltre, si tratterebbe della quarta finale per Zinedine Zidane al timone del Real Madrid: tante quante le Merengues ne avevano conquistate nella competizione prima del suo arrivo.
MADRILENI IN DIFFICOLTÀ SUI CAMPI INGLESI
I Blancos hanno affrontato il Chelsea più spesso rispetto a qualunque altra squadra senza riuscire a vincere (2 pareggi, 2 sconfitte) e la loro ultima vittoria in Inghilterra nella fase ad eliminazione diretta di Champions risale a marzo 2013. Inoltre, il Real Madrid non vince da quattro trasferte (2N, 2P) contro squadre inglesi, segnando soltanto due gol nel parziale. L’ultima vittoria contro queste avversarie è arrivata contro il Liverpool nell’ottobre 2014 (3-0 nella fase a gironi).
IL RISVEGLIO DI KAI HAVERTZ
Il maggior investimento del Chelsea nel mercato di questa stagione è stato erogato per il cartellino di Kai Havertz, ben 80 milioni per ventunenne trequartista del Leverkusen. Dopo un inizio promettente, condito da alcuni gol, il tedesco non ha inciso in maniera decisiva e il suo impatto sia in Premier che in Champions è stato finora limitato. Lo dimostra il fatto che nella massima competizione europea nella casella gol realizzati persiste uno zero. Nel match del fine settimana contro Fulham, Havertz è riuscito a mettere a segno una doppietta arrivando a quota 4 reti nel campionato inglese. Forse è un timido segnale di risveglio dal letargo… e chissà se spinto dall’entusiasmo non risulti alla fin fine decisivo in queste ultime gare stagionali. Tuchel si fida del giovane dai piedi buoni e potrebbe schierarlo dal 1° minuto come falso nueve.
IL RITORNO DI SERGIO RAMOS
Tra Marcelo quasi scrutatore e Varane in dubbio per problemi muscolari, il Real potrà contare quantomeno sul ritorno del leader difensivo e capitano Sergio Ramos. L’esperienza dello spagnolo in Champions parla da sola: 128 presenze, 15 gol e 4 coppe alzate al cielo. Per il centrale della retroguardia dei Blancos una stagione difficile, tra problemi con il ginocchio, coronavirus e infortuni muscolari ha partecipato a solo 4 delle 11 gare del Real in Champions… ma ha sempre detto la sua, realizzando due reti e fornendo un assist. Ritornerà a essere decisivo con i suoi stacchi aerei sui calci piazzati o con un tiro dal dischetto?
(Credits: Getty Images)
