Questa sera si giocherà il capitolo conclusivo della stagione di Serie B con il ritorno della finale play off tra Venezia e Cittadella. I lagunari nel match d’andata hanno vinto di misura e ora proveranno a mettere la parola fine a un’assenza dalla massima serie che dura da 19 anni. Il Cittadella, al contrario, proverà a ribaltare lo svantaggio per raggiungere un traguardo inseguito nel corso degli ultimi anni e mai visto da così vicino.
I TEMI DEL MATCH D’ANDATA
Lo 0 a 1 del Venezia, con gol realizzato da Francesco Di Mariano, è stato una doccia fredda per la squadra di Venturato dopo una gara molto combattuta che aveva visto un sostanziale equilibrio tra le due formazioni. I lagunari però sono apparsi più cinici sotto porta, grazie anche a un reparto offensivo che nel corso della stagione ha fatto bene e seguito le indicazioni di mister Zanetti. Ma ci sono ancora 90 minuti da giocare e le due squadre venete dovranno ancora macinare chilometri prima di raggiungere il traguardo. D’altronde, il Cittadella nel percorso play off ha fatto fuori Brescia e Monza, due team con giocatori fortissimi e con un valore della rosa nettamente superiore. Eppure i granata sono riusciti a infilare la meticolosa difesa brianzola con Enrico Baldini autore di una tripletta indimenticabile, con sommo smacco di Galliani e Balotelli.
I PRECEDENTI AL PIERLUIGI PENZO
Venezia e Cittadella si sono incontrate cinque volte al Pier Luigi Penzo in Serie B e soltanto in un’occasione è arrivata la vittoria per i granata (1-2 nel dicembre 2019); due successi per gli arancioneroverdi e due pareggi chiudono il parziale. Per il Citta la situazione è delicata: non basterà un 1 a 0 in virtù del miglior piazzamento in classifica dei lagunari e, ovviamente, non servirà neanche un pareggio. Vincere con due gol scarto è l’unico modo per ottenere la gloria della Serie A, la prima in 48 anni di storia del club. Piccola curiosità per la squadra della provincia di Padova: in caso di promozione diventerebbe la più piccola cittadina (circa 20.000 abitanti) a fare il suo debutto nel massimo campionato italiano, superando Novi Ligure (scudettata!), Casal Monferrato (scudettata!) e Sassuolo.
SEBASTIANO ESPOSITO DECISIVO DALLA PANCHINA?
Il Venezia si è guadagnato questa finale di play off lottando fino alla fine, riuscendo a battere nei tempi supplementari il Chievo (3-2) e superando il Lecce in semifinale con un risultato complessivo di 2-1, venendo graziati dal rigore sbagliato da Mancuso nel finale della gara di ritorno. Finora a siglare i gol della squadra del capoluogo veneto sono stati sempre giocatori differenti: Maleh, Forte, Johnsen, Aramu e Di Mariano. Sarà ancora un altro nome a decidere il passaggio in Serie A? Attenzione dunque a Sebastiano Esposito, prelevato in prestito dall’Inter e che in stagione tra SPAL e Venezia ha realizzato tre gol in Serie B. Il giovane attaccante è una freccia in più all’arco di mister Zanetti: non un titolare, ma da subentrante potrebbe cogliere di sorpresa un Cittadella riversato in attacco.
CENTROCAMPISTI COME ATTACCANTI
Il Cittadella non ha un vero e proprio bomber. Nessuno dei giocatori della rosa di Venturato supera la doppia cifra di reti realizzate nel corso della stagione. Non sorprende più di tanto dunque constatare che ai vertici della classifica marcatori troviamo due centrocampisti: Mario Gargiulo con 8 gol e Federico Proia con 7. In particolare quest’ultimo, agendo sulla trequarti potrebbe essere la mina vagante della gara, sia per quanto riguarda gli inserimenti in area di rigore, sia per l’inventiva. A guardargli le spalle sulla linea mediana ci sarà il 39enne capitano Manuel Iori, arrivato al sesto anno con la casacca granata, e divenuto un intoccabile per mister Venturato. Iori ha un destro insidioso e si occupa di calciare corner e punizioni. In stagione ha però realizzato solo due gol e due assist tra Serie B e Coppa Italia. Partirà proprio dal suo piede la scalata alla Serie A?
(Credits: Getty Images)
