WC ASIA | GIAPPONE – MYANMAR, SOL LEVANTE A CACCIA DI CONFERME

Submitted by greta.torri on Fri, 05/28/2021 - 13:11
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Marco Di Milia
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Mentre alle nostre latitudini, i vari campionati hanno emesso i propri verdetti e le nuove traiettorie del pallone sono tutte proiettate verso gli Europei, attesi ai blocchi di partenza il prossimo 11 giugno da Roma, dall’altra parte del globo è tempo di qualificazioni in vista di Qatar 2022.

Il calcio asiatico si è rimesso in moto per l’atteso Campionato Mondiale del 2022, con la sua World Cup Asia, in una serie di sfide che destano più di una curiosità, avendo per protagoniste compagini che, diversamente dal Giappone o dalla – ahinoi – Corea del Sud, raramente potremmo notare altrove.

Il torneo WC Asia è stato strutturato in più fasi, con una prima scrematura delle formazioni col peggior ranking già effettuata nel corso del 2019 e quella attuale, di 40 squadre divise in 8 gruppi da 5 con partite di andata e ritorno, costretta a uno stop forzato a causa dello stravolgimento dei calendari sportivi dovuto all’emergenza pandemica.

MADE IN JAPAN


Il match in programma il 28 maggio vede così sfidarsi il Giappone contro il Myanmar (o più semplicemente Birmania), in un girone che la rappresentativa del Sol Levante sta dominando senza alcuna difficoltà di sorta. I nipponici infatti conducono il Gruppo F con 15 punti, 27 gol fatti e 0 subiti, seguiti a distanza da Tajikistan (10), Kyrgyzstan (7), Myanmar (6) e Mongolia (3).

Una situazione in classifica che al momento sembra prevedere, salvo imprevisti, un’ennesima vittoria per questi giapponesi cresciuti all’ombra del Monte Fuji sotto i buoni auspici di Capitan Tsubasa e dei prodigi dell’hanami, in un team che conta tra le proprie fila Takumi Minamino, al momento in classifica marcatori con 6 reti, seguito da Yūya Ōsako e Junya Ito, rispettivamente con 3 e 2 centri.

In più, proprio il Giappone si è reso protagonista di una goleada che nel calcio europeo appare quasi fantascienza. Con la modesta Mongolia infatti ha raggiunto quota 6 gol nel match di andata, con l’impressionante ritmo di una realizzazione ogni 5 minuti, dal 22’ al 40’, per poi rallentare fisiologicamente la propulsione offensiva. Ma ancora più spettacolare è stato il ritorno, dove un tabellino da capogiro ha fatto registrare la cifra eccellente di 14 a 0.

MAI DIRE MAI, MYANMAR


Poche quindi le chance del Myanmar che, invece, naviga in acque difficili, con un penultimo posto in classifica e una difesa che ha già subito 13 marcature in 5 match. Le uniche due vittorie sono arrivate in un combattuto 4-3 con il Tajikistan e in un non meno difficoltoso 1-0 con la Mongolia, incontri che hanno rilevato anche gli unici 5 centri finora messi a segno dalla rappresentativa di Naypyidaw, che però ha già incassato in andata la sconfitta non solo dal Giappone 2-0, ma pure quella dal fanalino di coda Mongolia 1-0, e un ben più pesante 7-0 da parte del Kyrgyzstan.

UNA SFIDA TRA GOLEADA E RISCATTO


Una sfida perciò che si presuppone a senso unico per un Giappone che potrebbe così consolidare facilmente il proprio primato, magari con un’ennesima goleada che porterebbe i propri atleti ancora più in altro nella classifica marcatori. Eppure, come abbiamo avuto noi stessi la possibilità di sperimentare sul campo, dalla straordinaria determinazione dei giocatori asiatici, qualche sorpresa può sempre arrivare.

(Credits: Getty Images)

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