I migliori risultati della selezione femminile di pallavolo alle Olimpiadi sono stati tre quinti posti ottenuti dal 2004 al 2012, mentre nell’ultima spedizione a Rio de Janeiro la nazionale guidata da Davide Mazzanti si piazzò in nona posizione. Da allora molte cose sono cambiate, a cominciare dalla maturazione di Paola Egonu, nel 2016 appena diciottenne. Per limitarci a quest’anno solare la pallavolista dell’Imoco Volley ha conquistato tre MVP rispettivamente in Champions League, Serie A e Coppa Italia.
IL GRUPPO DELLE AZZURRE
Nel Gruppo B delle qualificazioni, l’Italia ritrova due superpotenze mondiali come la Cina e gli Stati Uniti, le due principali indiziate a salire sul gradino più alto del podio. Nella prima sfida, in programma alle 2 del mattino di domenica 25 giugno, l’Italia incontrerà il Russian Olympic Comitee. Le proiezioni degli esperti danno i favori del pronostico nettamente in favore delle ragazze guidate da Mazzanti che dovranno sfruttare al massimo la potenza della Egonu per incamerare i primi punti in vista delle prossime sfide contro Turchia e Argentina.
LE QUALIFICAZIONI A TOKYO 2020
Il percorso perfetto nel girone di qualificazione delle Olimpiadi svoltosi nel 2019, dove le Azzurre vinsero tutte le gare contro Kenya, Paesi Bassi e Belgio, sarà difficile da replicare. È da segnalare inoltre che nelle tre gare amichevoli contro la Serbia disputate a inizio luglio, l’Italia è stata sempre sconfitta per 3 a 2, ma appunto, trattandosi di gare preparatorie in vista dei Giochi Olimpici, i risultati contano poco.
PAOLA, MIRIAM E OFELIA
Oltre all’Egonu, una delle migliori opposto al mondo, sarà importante l’apporto della palleggiatrice Ofelia Malinov, figlia d’arte che ai campionati Mondiali del 2018 giocati proprio in Giappone, contribuì alla conquista dell’argento della selezione azzurri e vinse il titolo di miglior palleggiatrice. Il risultato più recente in una competizione di spessore per le ragazze di Mazzanti è arrivato nei Campionati Europei del 2019, quando le azzurre dominarono il girone di qualificazione e successivamente vinsero nella fase finale contro Slovacchia e Russia. In semifinale incrociarono sotto rete la Serbia che riuscì a spuntarla per 3 a 1, per poi conquistare il bronzo nella finale per il 3° posto contro la Polonia. Anche in quell’occasione, il premio individuale come miglior schiacciatrice del torneo venne consegnato a Miriam Sylla, anche lei militante tra le fila dell’Imoco.
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