Questa sarà la prima Liga spagnola dal 2004 orfana di Leo Messi, che ha salutato il Barcellona dopo 520 presenze in prima squadra e 474 goal che hanno contribuito alla vittoria di 10 campionati, 8 Supercoppe di Spagna, 7 coppe del Rey, 4 Champions, 3 Supercoppe Europee e altrettanti Mondiali per club. Vediamo insieme, dopo il divorzio Messi-Barcellona, come sono cambiate le gerarchie ai nastri di partenza di questa nuova stagione.
REAL MADRID
I blancos sono passati in pochi giorni da secondi a primi favoriti con circa il 42% delle probabilità di successo secondo gli esperti. A dare la caccia al 35esimo titolo di campione di Spagna sarà Carlo Ancelotti, richiamato da Florentino Perez per sostituire Zinedine Zidane. Carletto conosce l’ambiente ma di certo avrà in mano una rosa imparagonabile rispetto a quella galattica con la quale conquistò la storica “decima”. I blancos ripartiranno dalla consapevolezza di aver comunque chiuso a soli 2 punti dall’Atletico campione nonostante una stagione sicuramente sotto le aspettative. L’addio di Sergio Ramos e Varane (99%) peseranno in difesa. Alaba è il fiore all’occhiello di un mercato obbligatoriamente sotto tono viste le restrizioni economiche dovute dall’onda lunga della pandemia covid e da quella Superlega “saltata”.
ATLETICO
I titolo del 2014 e del 2021 in casa Colchoneros sono stati vissuti come delle vere e proprie imprese sportive. Battere i colossi di Barcellona e Real Madrid è qualcosa di più unico che raro. I biancorossoblu, sono schizzati da terzi favoriti a secondi, dopo la conferenza stampa di Laporte su Messi e ora secondo gli esperti hanno il 25% delle probabilità di vittoria. Interessante notare come dal 2000 a oggi sono state solo 4 le stagioni in cui a trionfare non siano stati né i culè e né i blancos. Dietro un grande esercito c’è sempre la guida di un grande comandante. Diego Pablo Simeone è l’autore numero uno dell’impresa dello scorso anno, una stagione quasi perfetta in cui i “materassai” hanno avuto il grande merito di concedere solo 25 reti in 38 gare giocate. La solidità difensiva sarà ancora l’arma in più dei campioni in carica? Rodrigo De Paul (arrivato dall’Udinese) riuscirà a fare il definitivo salto di qualità? A queste e altre domande, otterremo risposta nei prossimi mesi.
BARCELLONA
Crollo verticale nelle previsioni sui blaugrana vincenti nella Liga 2021/2022, con i ragazzi di Koeman che sono passati da un giorno all’altro da primi a terzi con le stesse chance dell’Atletico. Il Barcellona, che lo scorso anno chiuse a -7 dai campioni dell’Atletico, riuscì lo stesso ad avere numeri pazzeschi come il miglior attacco con 85 goal, il miglior possesso palla col 62,4% di media, la miglior media di tiri a partita (15,3) e la miglior precisione nei passaggi (addirittura 89.7%). Prevedere che questi numeri peggioreranno senza Messi è quasi scontato, ma di quanto si modificheranno non è certo semplice da dire. Il mercato in sé stesso (Leo a parte) è stato di qualità con Todibo, Garcia ed Emerson in difesa, Alena in mediana e il duo Aguero (fuori però fino a novembre) e Depay in attacco, è di ottima caratura, ma basterà?
SIVIGLIA
Quarta incomodo a fare spenti ma con la consapevolezza di aver totalizzato lo scorso anno solo 2 punti in meno del Barcellona, c’è la formazione andalusa, allenata da quel Lopetegui che non ha nulla da invidiare ai top coach della Liga. L’ex ct della nazionale ha creato una delle formazioni tatticamente più dure da affrontare di tutta Europa. Migliorare i terzi posti del 2007 e del 2009 non sarà certo semplice, ma sicuramente delle 4 squadre citate come candidate al titolo, i biancorossi sono quelli che hanno meno pressione. Il 5% di possibilità di diventare campioni rappresenta davvero la realtà a pochissimi giorni dal via o è solo il frutto del peso specifico delle 3 big su questa Liga, forse la più strana degli ultimi 20 anni? Amadou, Lopes, Idrissi, Pozzo, Lara, Gil e soprattutto Lamela saranno tutti calciatori che Lopetegui saprà sfruttare la meglio. Insomma, dalle parti del Sanchez Pizjuan sognare non è per nulla vietato.
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