LAZIO, SARRI GUIDA LA RIVOLUZIONE

Submitted by Anonymous on Fri, 09/03/2021 - 12:39
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Redazione
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La Lazio del Comandante Maurizio Sarri sta vivendo una rivoluzione che può trasformare se stessa e sorprendere il calcio italiano. Simone Inzaghi ha già portato in alto il club regalandogli un anno di Champions League, ma quando Lotito ha scelto l'ex tecnico di Napoli, Chelsea e Juventus era consapevole di aver cambiato completamente rotta.

IMMOBILE COME HIGUAIN?

Ciro Immobile è già capocannoniere del campionato con quattro gol e un rigore sbagliato in due partite. È ripartito da campione d'Europa, ma con la Nazionale non ha mai convinto fino in fondo: più il livello delle partite si alzava, più lui si eclissava. Ma la Serie A è il suo habitat naturale e se è vero che la Lazio di Inzaghi giocava per lui, cercando verticalizzazioni continue, quella di Sarri non è identica all'Italia di Mancini. Anche le squadre del Comandante privilegiano il palleggio ma arrivano in area diversamente, con manovre meno avvolgenti, dove gli scambi tra gli elementi delle due catene (di destra e di sinistra) favoriscono il centravanti: così Higuain segnò 36 gol e così Mertens si trasformò da ala a bomber. Immobile avrà il supporto di almeno quattro giocatori di grande qualità per ritoccare il record già eguagliato nel 2020: le due mezzali (Milinkovic e Luis Alberto) e le due ali.

PEDRO, ANDERSON E ZACCAGNI: TRAZIONE OFFENSIVA

A proposito di ali, per passare dal 3-5-2 di Inzaghi al 4-3-3 di Sarri era indispensabile che il d.s. Igli Tare ritoccasse la squadra. Lo ha fatto quasi a costo zero, incassando oltretutto i 31 milioni di Correa, ceduto all'Inter: Felipe Anderson, nel 2018 al West Ham, per 35 milioni, è rientrato alla base per soli 3 milioni (più il 50% della futura rivendita); Pedro ha lasciato la Roma ed è arrivato gratis; Mattia Zaccagni è in prestito gratuito con obbligo di riscatto fissato a 7 milioni, una cifra accettabilissima considerando che il talento del Verona era conteso da altri club, Atalanta su tutti. Tre uomini per presidiare le fasce, senza dimenticare il giovanissimo Luka Romero, possibile rivelazione insieme a Raul Moro, promosso dalla Primavera. L'investimento più grande è stato fatto per Toma Basic, alternativa ai centrocampisti pagata 7 milioni più bonus, mentre il terzino Hysaj, fedelissimo di Sarri, è stato preso a parametro zero. Un mercato mirato, insomma, e i problemi restano solo dietro, in termini di organico, perché Acerbi e Luiz Felipe hanno pochi ricambi (Patric più Vavro e Radu, che però non si sposano con le idee del tecnico), e in termini di fase difensiva, perché rispetto all'anno scorso la Lazio ha aggiunto un attaccante e tolto un difensore, così i centrocampisti saranno costretti a un lavoro supplementare cui non sono abituati, Luis Alberto in primis, e Lazzari dovrà rinunciare a qualche scorribanda. Il lavoro aumenterà anche per il portiere Pepe Reina, altro fedelissimo che Sarri ha ritrovato, confidando nei suoi piedi buoni e nella sua leadership per affermare anche la propria.

(Credits: Getty Images)

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