Novak Djokovic e Daniil Medvedev sono il re e il vicerè. La finale degli Us Open in programma stasera alle 22 ora italiana è il meglio che il tennis mondiale può offrire oggi: con Federer sul viale del tramonto e Nadal bloccato dagli infortuni, dietro il serbo numero uno del ranking ininterrottamente dal 3 febbraio 2020 adesso c’è proprio l’uomo che a New York proverà a sbarrargli la strada verso la leggenda impedendogli il Grande Slam.
DJOKOVIC-MEDVEDEV 4-3 NEL 2021
Nel 2021 Novak Djokovic ha conquistato quattro titoli, che non sono tantissimi rispetto a quanto fatto in altri anni nella sua carriera. Ma i successi si misurano anche il base al loro peso: mettere in fila Australian Open, Roland Garros e Wimbledon è già straordinario, se dovesse riuscire a trionfare anche agli Us Open sarebbe semplicemente unico, com’è noto, visto che il Grande Slam, nell’era Open, è riuscito solo a Rod Laver nel 1969. L’altro torneo vinto quest’anno è quello disputato in casa, l’Open di Belgrado, mentre delle cinque sconfitte subite le più pesanti sono arrivate a Roma, nella finale contro Nadal, e ai Giochi di Tokyo, prima in semifinale contro Zverev e poi nella finale per il bronzo contro Carreno Busta. Vincendo stasera Medvedev potrebbe pareggiare i conti con Djokovic per numero di titoli nell’anno solare, essendo già a quota tre. Ovviamente i suoi hanno un valore diverso, avendo trionfato a Marsiglia, Maiorca e al Masters 1000 di Toronto. Ha giocato molto più del rivale, vincend0 40 incontri e perdendone 10 e anche lui è rimasto senza medaglia alle Olimpiadi, sconfitto da Carreno Busta ai quarti.
DJOKOVIC, UNA RISPOSTA LETALE
Le statistiche nel mondo del tennis servono anche a capire il tipo di gioco di un atleta. Che Djokovic abbia una risposta letale è noto nel circuito, ma a confermarlo sono anche i suoi numeri: la differenza con Medvedev nella percentuale di punti conquistati nel 2021 è minima (56 contro 54), ma sale leggermente (44 a 41) considerando solo quelli alla risposta, ed è soprattutto nella percentuale dei “return game” che Nole scava un solco: 35% contro il 30% dell’avversario. Mettendo a confronto i dati, il russo prevale solo due volte: nei punti sulla prima di servizio (79% a 76%) e nelle palle break convertite (45% a 44%). Ha rilevanza soprattutto il primo dato, perché è proprio lì che si gioca la partita: se Medvedev batte come sa, sfruttando la sua dote principale, può neutralizzare la capacità di risposta di Djokovic, altrimenti per lui diventa quasi impossibile.
(Credits: Getty Images)
