MILLE VOLTE MOURINHO, THE THOUSAND ONE

Submitted by Anonymous on Mon, 09/13/2021 - 12:03
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Redazione
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Minuto 91 di Roma-Sassuolo: El Shaarawy carezza un pallone che porge la guancia. E' in vena di moine. Vertice sinistro, pennellata di destro: il Faraone spinge la Roma al primo posto in classifica. Poi corre, si fionda verso la curva Sud. Scatto repentino, istintivo, liberatorio. Non lo sa ancora, El Sha - non si è accorto mica - ma un tizio, sotto la curva, c'è arrivato a tutto gas. E' partito da più lontano - appena dopo la metà campo - però l'ha raggiunto: corre a velocità supersonica: certe sfrecciate non le misure col contachilometri, servono gli annali. Non fanno statistica, semmai scrivono la Storia.

DA SETUBAL A UNA NOTTE MAGICA

Josè Mourinho - classe 1963 di Setubal, Portogallo - il 12 settembre 2021 lo ricorderà per sempre, in maniera direttamente proporzionale al fatto che ci si ricorderà di lui. Lo Special One è diventato The Thousand One: mille panchine all'attivo, una carriera vissuta in mezza Europa. Josè Mourinho - ex calciatore senza infamia e senza lode con esordio da allenatore nel 2000, come tecnico del Benfica - si sbraccia, si inginocchia, si dimena: minuto 91 di Roma-Sassuolo, gli emiliani se la giocano a testa alta. Il pareggio pare scritto. Invece no. Altri piani, dice il destino. Altri piani, ribadisce El Shaarawy. Palla a giro, Consigli non ci arriva, 2-1 Roma. Un bambinone di 58 anni per un attimo sveste i panni del motivatore, del condottiero, del "noi contro tutti". Come è sempre stato. Stavolta la strategia lascia il tempo che trova.

636 VITTORIE, OLTRE IL 63% DEL TOTALE DEI MATCH

Si insinuano i sogni: quelli di un ragazzino che a 12 anni si immagina adulto. E quell'adulto, lo immagina organico al mondo del calcio. E quel mondo diventa la trasposizione reale di un universo parallelo, in cui ogni cosa è ancora in divenire. Le casse amplificate dell'Olimpico lasciano che a fare da colonna sonora siano i tifosi giallorossi, ma ci sarebbe stata bene una rinfrescata di A Thousand Miles, Vanessa Carlton. Mille miglia: perché a volte il tempo non si misura con le lancette, semmai con i passi. E i passi, a volte, lasciano orme che non riesci a cancellare nemmeno se sei Tom Cutler e hai messo su una piccola ditta di pulizie. 636 vittorie, 206 pareggi, 158 sconfitte: è intensa così, la corsa di Mourinho sotto la Sud.

IL PALMARES DI MOURINHO

Due campionati portoghesi vinti, una coppa e una super coppa di Portogallo; tre campionati inglesi, quattro coppe di Lega, 2 Community Shields, 1 coppa d'Inghilterra; 2 campionati italiani, 1 supercoppa, 1 Coppa Italia; 1 Coppa di Spagna, 1 Supercoppa di Spagna, 1 Liga; 2 Europa League, 2 Champions League. Ecco, è pieno così lo slancio di Josè Mourinho - uno che il primo dicembre 2011 è stato nominato Rockstar dell'anno dalla versione spagnola del magazine Rolling Stone e a cui, nel febbraio 2013, l'amministrazione comunale di Setúbal ha deciso di intitolare una via - che si tuffa tra le mille sfaccettature del giallo sole e del rosso passione. Anche Roma ci ha messo poco, pochissimo, ad aprirgli le chiavi di casa e in quell'abbraccio a raccogliere una corsa vitale, energica, adrenalinica non c'è ancora spazio per la nostalgia. Non ancora. Roma sogna. Non siamo ai titoli di coda né ai premi alla carriera: arriveranno anche quelli, tra un migliaio di altre panchine.

(Credits: Getty Images)

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