BARCELLONA-BAYERN MONACO: VINCONO QUASI SEMPRE I TEDESCHI

Submitted by Anonymous on Tue, 09/14/2021 - 12:23
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Redazione
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C’è sempre una prima volta. Solo che questa non era affatto preventivabile: la prima assoluta in Champions del Barcellona senza Leo Messi, poco meno di 17 anni dopo il debutto della Pulce sul massimo palcoscenico continentale (era il 7 dicembre 2004). Contro il Bayern per il Barça comincia tutta un’altra storia: è un capitolo nuovo che si apre, peraltro subito bello complicato pensando al valore dei tedeschi che devono ancora imparare a conoscere bene il calcio di Julian Nagelsmann, ma che già nelle ultime giornate in Bundesliga hanno mandato i primi incoraggianti segnali di crescita. Senza Messi, invece, i blaugrana somigliano ancora un cantiere a cielo aperto: la stella oggi risponde al nome di Memphis Depay, ma gli occhi di molti saranno puntati sul grande ex della gara Coutinho, pronto al debutto stagionale dopo un calvario fatto di due operazioni e uno stop di 8 mesi. Di fatto per lui quella di stasera sarà la prima gara ufficiale nel 2021. E la disputerà con la maglia speciale realizzata dai catalani per le gare di Champions, che presenta i simboli di alcuni quartieri cittadini sul consueto sfondo blaugrana.

L’UMILIANTE 2-8 CHE GRIDA VENDETTA IN CASA BLAUGRANA

Al Camp Nou si rivedrà il pubblico sugli spalti (capienza al 40%) in una notte che tutti si augurano possa essere di nuovo magica, al netto della nostalgia per la prima europea senza Leo. Chi ne ha raccolto in eredità la 10, vale a dire Ansu Fati, non potrà essere dell’incontro, e con lui resteranno a guardare anche Aguero, Dembelé e Braithwaite. Koeman nel consueto 4-3-3 proposto in questo inizio di stagione dovrebbe varare un attacco inedito con Luuk de Jong al centro più Coutinho e Depay ai lati, a meno che non si faccia prendere dalla tentazione di passare al 3-5-2 (ma Laporta non sembra gradire…) rinunciando almeno inizialmente proprio a Coutinho e inserendo Lenglet in difesa in mezzo a Eric Garcia e Pique, con Sergi Roberto e Jordi Alba esterni di centrocampo. L’emergenza, insomma, è acuta, ma il Barça ha voglia di partire forte: c’è da cancellare l’onta dell’2-8 subito nell’estate del 2020 proprio ad opera del Bayern, ritenuto alla stregua del punto più basso degli ultimi 20 anni di storia del club. Quella sera Coutinho, in maglia bavarese, firmò una doppietta: quale migliore occasione per farsi “perdonare”, se non questa?

I TEDESCHI VINCONO (QUASI) SEMPRE

Nagelsmann la Champions l’ha imparata a conoscere con il Lipsia, ma è chiaro che il battesimo di fuoco non può che essere quello del Camp Nou. Ci arriva con qualche dubbio di formazione, ma anche con la curiosità di capire a che punto è il suo Bayern nel percorso di conoscenza dei suoi metodi. Il recupero di Lewandowski è già un felice presagio: il polacco guiderà l’attacco e alle sue spalle dovrebbero giocare Sanè, Muller e il baby Musiala, probabile sostituto dell’acciaccato Gnabry (anche Coman non è al meglio). L’altro dubbio è in difesa, dove Upamecano e Sule si giocano una maglia accanto a Hernandez. Il Bayern ha vinto 19 delle ultime 21 gare disputate in Champions: le 11 della cavalcata 2019-20, culminata con il successo in finale sul PSG a Lisbona, più le 8 della passata stagione, dove oltre alla sconfitta casalinga con il PSG (con i gol in trasferta segnati dai parigini decisivi per condannare i bavaresi all’eliminazione, nonostante il successo del ritorno al Parco dei Principi) il successo è stato mancato proprio in terra iberica in casa dell’Atletico Madrid (1-1).

(Credits: Getty Images)

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