Giocare bene e lasciare i punti agli avversari non è ciò che interessa a Sassuolo e Torino. Due squadre agli antipodi in questo avvio di stagione, entrambe alla ricerca di un risultato pieno che possa consentire loro di scrollarsi di dosso ansie e paure e lavorare con maggiore serenità. Anche qui però le ragioni sono diametralmente opposte: a Dionisi nessuno chiede la luna, semmai solo di proseguire nel percorso già tracciato da De Zerbi e di continuare a far crescere la gioielleria di casa (Frattesi, Maxime Lopez, Boga, Raspadori, Scamacca e via dicendo). Diverso il discorso per Juric: torna buono lo scoppiettante 4-0 sulla Salernitana, ma il Toro di inizio stagione ha tradito le attese. E aspettando il ritorno di Belotti, che ha nel Sassuolo una delle sue vittime preferite (ben 8 le reti segnate in carriera ai neroverdi) ma che salterà il match per infortunio, quella del Mapei Stadium somiglia già a una prima verifica importante e da non sbagliare.
IN CASA È UN SASSUOLO (QUASI) INSUPERABILE
Il Sassuolo di Dionisi è una macchina che vive ancora un po’ della luce riflessa lasciata dal predecessore, ma con un’anima e un’identità ben precisa. Il ko. beffardo e immeritato dell’Olimpico è alle spalle e stasera gli emiliani sanno di non poter prescindere dai tre punti, ripensando semmai allo 0-0 con la Samp (prima gara senza reti dopo 15 partite di fila). Berardi e compagni sono la squadra della Serie A che arriva più volte a concludere a rete, senza però trovare il modo di gonfiare la rete avversaria: Frattesi e Boga hanno un piccolo record, con 7 conclusioni a testa nelle prime tre gare ma nessun gol realizzato (Boga però a Roma ha colpito un palo…). In casa però il Sassuolo è un cliente durissimo per chiunque: solo la Juve di Ronaldo è riuscita a strappare la vittoria nelle ultime 10 gare disputate, e nelle ultime due sfide contro Lazio e Samp la porta di Consigli è rimasta sempre inviolata (se avvenisse anche col Toro sarebbe record assoluto per i neroverdi in A). Va da sé che tra Sassuolo-Torino il pari è quasi una costante: è uscito 6 volte negli 8 precedenti in terra emiliana, con i granata che hanno vinto il primo match in A nel 2013-14 e da allora non si sono mai più ripetuti. Un inedito assoluto è anche la sfida tra i due tecnici, con Dionisi che per la prima volta si ritrova a sfidare Juric.
BALLOTTAGGI PER TUTTI
Il dubbio della vigilia in casa Sassuolo è rappresentato dalla presenza o meno in formazione di Giacomo Raspadori, che pure ha svolto l’intera rifinitura col gruppo e pare destinato a partire dal 1’, spuntandolo nel ballottaggio con Scamacca, destinato a diventare una costante nel corso della stagione. Altri due dubbi di formazione: Rogerio o Kyriakopoulos sulla corsia mancia di difesa, Magnanelli possibile sostituto di Frattesi in mezzo al campo (Dionisi ha annunciato qualche novità, pur ammettendo che molto di più cambierà in vista della gara di martedì a Bergamo). Il Toro al contrario, che oltre a Belotti deve rinunciare a Zaza, Izzo e Verdi (più il lungodegente Edera), si affiderà una volta di più ad Antonio Sanabria, riferimento centrale in un attacco dove due tra Pjaca, Brekalo e Praet andranno a comporre il tandem di rifinitori. Ola Aina insidia Ansaldi sulla fascia sinistra, mentre Lukic è in vantaggio su Pobega per fare coppia in mezzo al campo con Mandragora. In difesa giocherà Rodriguez, che invero ha sempre sofferto negli ultimi confronti diretti in nazionale contro Berardi, sia a Euro2020, sia nella recente gara di qualificazione ai mondiali (suo il fallo da rigore sul giocatore del Sassuolo, poi vanificato dall’errore di Jorginho).
SASSUOLO-TORINO, LE PROBABILI FORMAZIONI
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Chiriches, Ferrari, Rogerio; Frattesi, Maxime Lopez; Berardi, Djuricic, Boga; Raspadori. All.: Dionisi.
TORINO (3-4-2-1): V. Milinkovic-Savic; Zima, Bremer, R. Rodriguez; Singo, Lukic, Mandragora, Ansaldi; Praet, Pjaca; Sanabria. All.: Juric.
ARBITRO: Piccinini di Forlì.
(Credits: Getty Images)
