Harry Kane da una parte, Romelu Lukaku dall’altra. Due pesi massimi a confronto, quanto di meglio forse oggi può offrire il vecchio numero 9 a livello internazionale. E capite bene che Tottenham-Chelsea è una di quelle gare che per nessun motivo al mondo uno si sognerebbe di perdere. Una sfida nella sfida che parte dal confronto tra bomber, ma che sfocia anche in quello tra due allenatori diversi tra loro, ma accomunati da un destino che l’ha visti trovare Oltremanica quelle soddisfazioni che magari altrove non hanno saputo cogliere. Nuno Espirito Santo contro Thomas Tuchel è un duello che promette scintille: due tecnici pragmatici che non badano troppo alla forma, prediligendo sempre e comunque la sostanza. E che hanno cominciato la nuova stagione in Premier col piede premuto sull’acceleratore, tanto da proporsi agli occhi degli addetti ai lavori come due autorevoli candidate per la vittoria finale. Magari arrivando da percorsi diametralmente opposti, ma tali da giustificare entusiasmi e velleità.
L’EMERGENZA NON AIUTA GLI SPURS
Fino al rovinoso rovescio di una settimana fa col Crystal Palace, il Tottenham guardava tutti dall’alto verso il basso. Uno schiaffone pesante in un altro dei tanti derby londinesi ha un po’ ridimensionato le mire degli Spurs, usciti peraltro un po’ malconci anche dalla settimana di coppe, con il balbettante 2-2 col Rennes che ha bagnato l’esordio in Conference League. In campionato, però, tra le mura amiche l’undici di Espirito Santo viaggia col pilota automatico: nelle ultime 13 gare sono arrivate 11 vittorie, incluse le due di misura contro Manchester City e Watford che hanno aperto la stagione corrente. Ripetersi contro i campioni d’Europa non sarà però semplice, anche perché mancherà per squalifica Tanganga, mentre le chance di recuperare Eric Dier sono davvero ridotto al lumicino, così come quelle di vedere in campo il coreano Son, vero trascinatore in questo primo scorcio di stagione. Non sono al meglio neppure Bergwijn e Moura, che dovrebbero però rendersi disponibili almeno per la panchina. Logico pensare che tutte le attenzioni saranno rivolte su Kane: dopo il tiramolla estivo, concluso con il dietrofront dell’attaccante (che aveva pubblicamente chiesto di essere ceduto, salvo poi tornare sui suoi passi), l’ambiente Spurs si attende un segnale forte che vada a cancellare le recenti prestazioni anonime del capitano, che ha segnato due reti nel preliminare di Conference League contro il Pacos Ferreira ma che è rimasto a secco nelle prime tre gare disputate in Premier. Impossibile per Espirito Santo prescindere dai suoi gol, specie in questo momento della stagione.
TUCHEL VIAGGIA COL PILOTA AUTOMATICO
Sull’altra sponda del Tamigi splende invece il sole, col successo in Champions sullo Zenit (con gol di Lukaku) a rendere ancor più leggero l’animo dei ragazzi di Tuchel. Che si presenterà al cospetto del Tottenham dovendo rinunciare ancora una volta a Pulisic (problema alla caviglia), provando però a forzare il rientro di Kante. Chi torna disponibile è Reece James, che pure ha vissuto delle ore molto particolari dopo aver subito un furto nella propria abitazione, con i ladri che gli hanno sottratto tutte le medaglie e i trofei vinti in carriera (li teneva in una cassaforte). Davanti probabile staffetta Havertz-Ziyech, con Saul Niguez destinato ancora una volta a partire dalla panchina (Maunt al suo posto). Il Chelsea viaggia con numeri record: nelle 6 gare stagionali disputate ha raccolto quattro vittorie e due pari, uno dei quali trasformato poi in vittoria ai rigori contro il Villarreal in Supercoppa Europea, segnando 11 reti e subendone appena 2. E giocare in casa o in trasferta per i Blues non fa molta differenza: nelle ultime 15 gare disputate lontano da Stamford Bridge hanno perso una sola volta, e complessivamente contro il Tottenham hanno una striscia aperta di 7 gare senza sconfitte.
TOTTENHAM-CHELSEA, LE PROBABILI FORMAZIONI
TOTTENHAM (4-2-3-1): Lloris; Emerson, Sanchez, Romero, Reguilon; Hojbjerg, Skipp; Gil, Dele Alli, Son; Kane. All.: Espirito Santo.
CHELSEA (3-4-2-1): mendy; Azpilicueta, Christensen, Rudiger; James, Jorginho, Kovacic, Marcos Alonso; Haverts, Mount; Lukaku. All.: Tuchel.
ARBITRO: Tierney.
(Credits: Getty Images)
