PARTIZAN-STELLA ROSSA, IL DERBY ETERNO SENZA FAVORITI

Submitted by Anonymous on Sat, 09/18/2021 - 22:21
Hero image
Autore
Redazione
news date
News di tipo evento?
No

Sulla carta sarebbe “solo” una partita di calcio. Ma in realtà il pallone, quando di mezzo c’è il “Veciti Derbi” (letteralmente il “Derby Eterno”), c’azzecca veramente poco. Magari è il pretesto per tutt’altra cosa, ciò che rende unica al mondo una sfida che divide come poche, ponendo l’una di fronte all’altra due frange di tifoserie che definire estremiste è fin troppo scontato. Partizan-Stella Rossa non è una partita di calcio: è la sfida infinita da due fazioni che si detestano e si odiano in tutto, pur se i motivi che le spingono ad essere tanto estremiste in fondo sono gli stessi. Smisurato orgoglio nazionalista, difesa dei confini e dell’etnia serba, odio totale nei confronti del rivale: “Gorbari” (becchini) contro “Delije” (eroi), che tradotto per Belgrado significa giornata di guerriglia. Quella che non mancherà neppure oggi, quando alle 18 locali andrà in scena il primo derby stagionale, che vede il Partizan avanti di due lunghezze sugli eterni rivali cittadini. Strade e piazze blindate, tensione alle stelle e solita immancabile sfilata di fumogeni, con possibilità di piccoli incendi visibili anche a distanza. Scene di ordinaria amministrazione quando di mezzo c’è il “Veciti Derbi”.

STANOJEVIC CONTRO STANKOVIC

Restare concentrati sull’aspetto sportivo, insomma, è esercizio piuttosto complesso. La stagione corrente dice che entrambe le formazioni di Belgrado viaggiano a ritmo sostenuto: il Partizan di Aleksandar Stanojevic in campionato ha fatto sin qui bottino pieno, vincendo tutte e 7 le gare disputate e conquistando la vetta solitaria, oltre ad essersi garantito la presenza nella fase a gironi della Conference League pur essendo partita dal primo turno preliminare. E nel debutto in terra cipriota giovedì scorso è arrivato un successo per 2-0 in casa dell’Anorthosis. La Stella Rossa di Dejan Stankovic insegue a due punti, eredità del pari a reti bianche ottenuto un paio di mesi fa al Marakana contro il Vojvodina. Ma la vera delusione per la formazione dell’ex interista è arrivata con l’eliminazione nei play-off di Champions League per mano dello Sheriff Tiraspol, formazione moldava, prossima rivale dell’Inter. La retrocessione in Europa League è stata un duro colpo per le casse del club, anche se il successo nella gara d’esordio contro lo Sporting Braga (2-1, reti di Rodic e Katai) hanno quantomeno mitigato l’iniziale delusione.

RICARDO GOMES E KATAI, LA SFIDA CHE NON T’ASPETTI

La sfida del Partizan Stadion rappresenta già un punto di svolta rilevante all’interno di una stagione che vede le eterne duellanti in piena bagarre, come ampiamente auspicabile. Il Partizan sin qui ha tratto grande giovamento dalla vena realizzativa di Ricardo Gomes, attaccante nato a Capo Verde ma di passaporto lusitano, esploso proprio in questa stagione dopo aver girovagato per il mondo tra Portogallo, Emirati Arabi e Turchia, ma senza mai dare troppo nell’occhio. Ma il punto di forza rimane il reparto arretrato, capace di subire la miserie di due reti nelle prime sette gare: la coppia di centrali composta da Milos Jojic (ex Borussia Dortmund e Colonia) e dall’israeliano Bibras Natcho (ex Paok Salonicco e CSKA Mosca) è quanto di meglio si possa trovare sulla piazza in SuperLiga di questi tempi. La Stella Rossa, reduce da una stagione record nella quale ha totalizzato 108 punti su 114 disponibili, sin qui s’è affidata spesso e volentieri al suo tiratore scelto Aleksandar Katai, rientrato dall’esperienza nella MLS americana con i Chicago Fire e i LA Galaxy e già arrivato a un passo dalla doppia cifra, nonostante prediliga il ruolo di esterno mancino. Stankovic può contare anche sulla fantasia di Filippo Falco, ex tra le altre di Cesena, Bologna e Lecce, che ha raggiunto “Deki” in Serbia lo scorso gennaio, meritandosi la conferma anche per la stagione corrente.

(Credits: Getty Images)

Template News
Post
Fonte della news
SN4P
Sport di Riferimento
Calcio