L’epilogo più bello, quello della “bella”. Milano contro Bologna, Olimpia-Virtus. La storia passata e recente della pallacanestro italiana che si sfida nella gara-7 di finale scudetto dopo sei gare in cui ha sempre prevalso il fattore campo. Le Scarpette Rosse lo avranno a favore, complice la miglior classifica in regular season, anche nella partita di stasera a partire dalle 20.30. Dovranno però certamente far meglio di quanto visto nell’ultimo confronto, quello di mercoledì scorso alla Segrafredo Arena, l’unico della serie in cui si è vista una disparità netta tra le due squadre.
“Ci hanno massacrato”, ha ammesso sinceramente Ettore Messina, che ha passato buona parte dell’ultimo quarto nella sfida di Bologna seduto in panchina impassibile, senza riuscire a trovare delle soluzioni. I suoi uomini di punta si sono quasi tutti bloccati, da Shields (che in gara-5 aveva dominato in lungo e in largo) a Napier, che in questa finale è il grande assente della sponda milanese. Giusto merito, se il play dell’Olimpia sta faticando, va dato alla difesa asfissiante della Virtus e in particolar modo di Hackett, che in gara-6 è stato determinante anche in attacco riuscendo sistematicamente a creare superiorità nei pick and roll e sopperendo così a un Teodosic ancora sotto tono.
L’ultimo ad arrendersi di Milano, due giorni fa, è stato Nicolò Melli. Da capitano, ha dato l’esempio provando quasi da solo a tenere la squadra attaccata alla partita nel primo tempo. Invano, avendo poco sostegno dai compagni di squadra. In particolare sta faticando Hines, alle prese con problemi a una spalla, ma anche Voigtmann è stato finora troppo alterno e Biligha non ha ripetuto a Bologna l’ottima partita del Forum nella quinta gara.
Olimpia-Virtus non sarà solo l’ultima partita della finale 2022/2023. Potrebbe anche essere l’ultima di Scariolo e Messina sulle rispettive panchine. Il coach dei bolognesi, secondo alcuni rumors di queste ore, potrebbe essere sostituito dal ct della nazionale Gianmarco Pozzecco, mentre quello dei milanesi dovrà confrontarsi con la proprietà per decidere se restare o meno. Qualora dovesse finire senza scudetto, dopo una stagione complicata anche in Coppa Italia ed Eurolega, non è detto che si vada verso una conferma.
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