Non c’è più tempo da perdere: se il Parma vuol prendersi i play-off non gli resta che andare a Pisa e portare via l’intera posta. Altrimenti quella ducale somiglierà sempre di più a una torre pendente, che la classifica relega nella parte destra (e non senza qualche fondato timore), ben lontana da quelle che erano le premesse di inizio torneo.
Tutti i riflettori puntati su Dubai. Perché il circuito del tennis mondiale s’è dato appuntamento in Medio Oriente in una tappa che gode sempre della stima e della simpatia di molti atleti, forse attratti dalle bellezze locali e più in generale dal confort che una località come quella dell’emirato sa sempre offrire.
Tutti parlano di Inter e di Milan, ma lo scudetto, se mai qualcuno l’avesse dimenticato, passa anche da Napoli. Che zitto zitto si è rimesso nuovamente in posizione di sorpasso, roba che a nessuno sarebbe venuta in mente solo qualche settimana fa, eredità della frenata interista e di qualche balbettio di troppo (o dell’incapacità di spiccare il volo) di stampo milanista.
Abbiamo appena chiuso una settimana intensissima con le vittorie in ATP di Alcaraz a Rio, di Rublev a Marsiglia, Norrie a Delray Beach e di Bautista Agut a Doha; nel circuito femminile abbiamo invece assistito al successo della Ostapenko a Dubai. Questa settimana sono in programma altri 5 tornei, 3 in campo maschile e 2 in quello femminile. Di seguito tutto quello che c’è da sapere per seguire al meglio gli eventi in palinsesto.
ATP 500 - DUBAI TENNIS CHAMPIONSHIP
Per noi sarà come giocare un Super Bowl
È arrivata in ritardo di una settimana Derthona, ma pur sempre in tempo per fare la storia. Perché presentarsi all’atto conclusivo della final eight di Coppa Italia da neopromossa, contro ogni pronostico e senza nemmeno sapere che cosa l’avrebbe aspettata una volta messo piede a Pesaro, è quanto di più affascinante, romantico e nostalgico possa esistere su un parquet di basket.
Una maratona più che un torneo di tennis. Carlos Alcaraz e Diego Schwartzman scenderanno in campo per la terza volta in poco più di ventiquattro ore per disputare la finale dell'Atp 500 di Rio de Janeiro. Colpa della pioggia dei giorni scorsi che ha costretto a una serie di interruzioni e a giocare quarti e semifinali nella stessa giornata. Così stasera, alle ore 21.30 italiane, lo spagnolo e l'argentino si giocheranno il loro primo titolo del 2022: vincerà, probabilmente, chi ne avrà di più.
È di nuovo tempo di All Star Game. Quel dannato week-end che ferma il carrozzone NBA, spartiacque di una stagione pronta a entrare nel vivo proprio una volta che le luci della gara delle stelle si spegneranno per far tornare a parlare solo il parquet, con l’ultima fase di regular season (siamo ormai a quasi tre quarti di percorrenza) prima della scoppiettante corsa play-off.
Oggi Fabio Fognini ha un appuntamento con la macchina del tempo: intorno alle 23 ora italiana, affronterà Federico Coria ai quarti di finale dell’Atp 500 di Rio de Janeiro. Erano dieci mesi che il ligure non andava così avanti in un torneo di questo livello (ci è riuscito la settimana scorsa a Buenos Aires, che però è un 250, oltretutto evitando il primo turno grazie a un “bye”) e allora fu eliminato da Casper Ruud a Montecarlo.
Stefanos Tsitsipas sembra avere la strada spianata per le semifinali dell’Atp 250 di Marsiglia. Stasera, intorno alle 19, affronta il russo Roman Safiullin, numero 163 al mondo che non ha mai sfidato in carriera. È un ostacolo che, malgrado la condizione fisica non ottimale del greco, non può far paura alla testa di serie principale del torneo.
ATP 250 MARSIGLIA, TSITSIPAS FA ANCORA FATICA
Cosa si potrebbe scrivere di Michael Jordan che ancora non è stato scritto? Domanda banale e scontata, mai quanto la risposta: nessuna possibilità, la letteratura è piena di dettagli al punto da farci scoprire che ne sappiamo più della vita di MJ di quanto non conosciamo della nostra.
