Finisce un ciclo per la nazionale spagnola. Dopo l'addio di Luis Enrique causato dall'eliminazione prematura della Spagna contro il Marocco, anche il capitano del Barcellona e delle Furie Rosse Sergio Busquets, ha dato l'addio alla selezione iberica.
Il tempo dei bilanci a Qatar 2022 arriva non solo per le squadre, ma anche per i singoli. Un Mondiale che si è concluso con la partita più bella, due fuoriclasse straordinari a confronto in un torneo che non ha visto l’Italia tra le protagoniste (la ferita è ancora aperta) e che ha regalato conferme e delusioni tra i calciatori più attesi, uniti alle sorprese rappresentate dai meno conosciuti interpreti, balzati improvvisamente al rango di eroi.
QATAR 2022, LA TOP 5 DEI MIGLIORI DEL MONDIALE
Per le nazionali spesso la fine del Mondiale corrisponde con la chiusura di un ciclo, sia per quanto riguarda i calciatori sia per gli allenatori. Dopo Qatar 2022 sono otto i Ct che hanno lasciato le rispettive nazionali, a partire da Paulo Bento fino ad arrivare a Fernando Santos, passando per Luis Enrique e Louis Van Gaal.
Grintoso e combattente. Sinisa Mihajlovic, guerriero in campo e fuori. Viveva il calcio come una battaglia, ma anche come un privilegio. Lui che aveva vissuto in prima persona la guerra nei Balcani. Sguardo incorruttibile. Sincero, schietto, senza peli sulla lingua. Sapeva scherzare ed essere ironico al punto giusto. Proprio per il suo modo di fare, per quel carattere da sergente, da duro, ma dall’animo buono, Sinisa piaceva o non piaceva. Non c’erano vie di mezzo. Con i giocatori ha usato, come si suol dire, il bastone e la carota.
Apoteosi Albiceleste. L'Argentina è campione del mondo, Messi è campione del mondo. Anzi, il re. Finalmente, verrebbe da dire. A trentasei anni dalla mano de Dios e dal gol del secolo, a trentasei anni dal trionfo di Maradona, il suo erede designato sin da quando ha cominciato a giocare a calcio, conquista la gloria eterna con l'unico vero trofeo che mancava alla sua infinita collezione, il più importante, il Mondiale.
Il grande giorno della finale di Qatar 2022 è arrivato. Oggi, domenica 18 dicembre, allo stadio Iconic di Lusail, alle ore 16 italiane si affronteranno Argentina e Francia per il titolo di campione del mondo. È la sfida che tutti auspicavano, probabilmente, soprattutto gli organizzatori: Leo Messi contro Kylian Mbappé, cioè il più grande giocatore dell'ultimo ventennio (insieme a Cristiano Ronaldo) contro il più forte del momento e quasi certamente del futuro.
Il giorno della finale di Qatar 2022 è arrivato! Un match che entrerà nella storia per mille motivi e che noi cerchiamo di leggere in chiave statistica. Vediamo cosa ci dicono i numeri su un Argentina-Francia in cui, anche per gli esperti, dovrebbe regnare il massimo equilibrio.
FINALE INEDITA
Oggi in Qatar l'Argentina giocherà la sesta finale mondiale della propria storia, la prima contro la Francia. Finora il bilancio è negativo con due trionfi e tre sconfitte. Vediamo, uno per uno, i precedenti, partendo dal ko con l'Uruguay nel 1930, passando dai successi di Argentina 1978 e Messico 1986 e chiudendo con le delusioni di Italia '90 e Brasile 2014.
MONDIALE 1930, URUGUAY-ARGENTINA 4-2
La Francia ha giocato meno finali mondiali dell'Argentina, perché, pur brillando anche in altre epoche, è diventata una vera potenza calcistica nel momento in cui è diventata un Paese multietnico. Quella in Qatar sarà la quarta nel giro di 24 anni, cioè sette edizioni: 1998, 2006 e 2018 i precedenti. Vediamoli uno per uno, ricordando che l'unica sconfitta è arrivata contro l'Italia di Lippi.
MONDIALE 1998, FRANCIA-BRASILE 3-0
Sarà Conegliano - VakifBank Istanbul la finalissima del Mondiale per Club, che andrà in scena oggi pomeriggio alle 14 ad Antaliya in Turchia. Era la finale più attesa e pronosticata e le due squadre non si sono fatte pregare arrivando nuovamente all'atto conclusivo per una riedizione della gara di un anno fa quando furono le turche ad alzare al cielo la coppa per la quarta volta nella loro storia. Conegliano cerca quindi la rivincita e il bis mondiale dopo la soddisfazione del 2019.
