Dopo i festeggiamenti per il ritorno in Serie B, in quel di Modena è tempo di calciomercato, oltre che di restyling. La società infatti, ha presentato il nuovo logo, ispirato al giornale Modena Flash degli anni ’60: un canarino con sotto il nome della società, per uno stemma moderno che ricorda a tratti quello del Tottenham.  Il cuore della rosa che ha conquistato la promozione sarà mantenuto pressoché intatto, con l'aggiunta di qualche nome d'esperienza per affrontare un campionato difficilissimo come la Serie B.

Di tutti i torti che avrebbero potuto fargli, di certo chi ha piazzato a 26 la vittoria di Gregorio Paltrinieri nei 1.500 stile libero ha ottenuto l’esatto opposto di quanto avrebbe desiderato. E così facendo ha toccato nell’orgoglio un campione ferito, uscito un po’ ammaccato dalle prime gare della rassegna ungherese, ma che proprio in quella posta così alta e lontana dalle abitudini ha trovato il modo di ricompattarsi e recuperare energie preziose in vista dei due appuntamenti più attesi.

Paltrinieri, il Dio delle acque. Il Poseidone di Capri conquista la quarta medaglia ai Mondiali di Budapest, in Ungheria. Il campione europeo nel 2021, nonché medaglia di bronzo nelle ultime Olimpiadi di Tokyo, inanella l'ennesimo trionfo di una carriera straordinaria intrisa di emozioni e trofei.

Aspettando che la pioggia faccia il suo corso, Jannik Sinner ha voglia di assaporare un’altra vittoria sull’erba più famosa del mondo del tennis. La prima volta, giusto un paio di giorni fa, gli sarà sembrata davvero bella come non mai: contro Wawrinka il pericolo arrivava da un leone ferito che, seppur non proprio a suo agio sulla superficie, in un modo o nell’altro avrebbe trovato il modo per metterlo in difficoltà.

La vera sfida per Nole Djokovic è cercare di schivare… il Covid. Quello che di fatto gli ha impedito di essere al via degli Australian Open (meglio non tornare sulla stucchevole querelle del “lo faccio entrare o lo rispedisco a casa” messa su dal governo australiano giusto 5 mesi fa), quello che potrebbe impedirgli di rincorrere l’agognata quarta vittoria consecutiva a Wimbledon (e sarebbe la settima complessiva), un po’ come fatto con Matteo Berrettini.

Erano anni che una big europea non attraversava una fase di dissesto finanziario come il Barcellona. Un buco di quasi 500 milioni costringe la società blaugrana a misure drastiche.

150 milioni di perdite ulteriori potrebbero essere aggiunte alla fine di quest'anno se non venissero presi provvedimenti entro giugno

Renato Sanches sembra ormai prossimo a vestire la casacca del PSG nella prossima stagione. Il portoghese, corteggiato dal Milan da gennaio come sostituto di Kessie, passato a zero al Barcellona, è affascinato più da Parigi che da Milano. Dopo Botman, altro obbiettivo di mercato dichiarato dei rossoneri, andato al Newcastle, anche Sanches sembra destinato a sfumare.

Riccardo Orsolini è finito nel mirino di Sampdoria e Torino. L'eterna promessa del calcio italiano, ancora non del tutto sbocciata, è pronta per una nuovissima e inedita avventura. Il Bologna dal canto suo non vorrebbe cedere il giocatore, ma qualora dovesse arrivare un'offerta importante il club scaligero non si opporrebbe, soprattutto per i numeri non all'altezza della passata stagione.

La regina del calciomercato in serie A corrisponde momentaneamente al nome del Monza. Il tandem Galliani-Berlusconi è all'opera da ormai diverso tempo nel tentativo di regalare al tecnico Stroppa una squadra esperta e di qualità. Un cocktail perfetto tra la vecchia guardia (Ranocchia e Candreva) e il nuovo che avanza (tra gli obiettivi Pinamonti e Pessina). Nelle ultime ore, però, la voce più frequente è quella legata al futuro di Stefano Sensi.

No, non poteva finire così. Non con quella sensazione ben fissa in testa di non averci provato fino alla fine, di essersi arresa prima che l’inesorabile logorio della vita sportiva avrebbe preso il sopravvento. Serena Williams aveva ancora una cartuccia da voler sparare: un ultimo giro di giostra a Wimbledon era il minimo che potesse chiedere a se stessa e alla sua carriera da atleta, che a 40 anni già festeggiati la pone di fronte a una sfida (forse) più grande di se stessa, ma non per questo meno potente e allettante.