La sensazione è quella di chi sente di avere un piede e mezzo nella fossa. Eppure non è Milano a credere che tutto questo sia realmente possibile e a portata di mano: è piuttosto il mondo della pallacanestro a ritenere che la serie contro l’Efes sia segnata, perché la dea bendata ha deciso di voltarsi dall’altra parte e l’Olimpia deve fare di necessità virtù con le poche carte del mazzo che le rimangono in mano.

La nazionale di Arrigo Sacchi è appena atterrata a Vilnius, in Lituania, dove 24 ore dopo affronterà l’ostica formazione di casa in una gara fondamentale nella rincorsa a un posto a Euro 1996. La sconfitta contro la Croazia di qualche mese prima (1-2 a Palermo) ha complicato i piani degli Azzurri, obbligati a centrare la terza vittoria di fila per tenersi alla larga dai guai. Ma appena scesi dalla scaletta dell’aereo, il cielo sopra Vilnius di colpo si fa cupo come nei giorni più brutti e nefasti.

Che volete che siano 42 primavere per uno che di nome fa Alejandro e di cognome Valverde? Per lui, in fondo, il tempo e l’età sono meri dettagli. Perché ce lo sapreste vedere voi un corridore di 42 anni che arriva con il gruppo dei migliori alla Freccia Vallone e alla Liegi-Bastogne-Liegi?

Maggio è alle porte ma a Roma c’è già una grande fame di tennis. E lo si intuisce nell’aria, perché oltre al caldo e agli immancabili batuffoli bianchi che si elevano nell’atmosfera dai pioppi che circondano il Foro Italico (alcuni li chiamano “pioppini”, altri “manine”, ma chi ne soffre di allergia li detesta e basta) si comincia ad avvertire indistintamente il fruscio delle scarpe sulla terra rossa, segno distintivo di quel che racconterà tra pochi giorni l’appuntamento con gli Internazionali d’Italia, con le qualificazioni partite già all’inizio della settimana corrente.

La scorsa settimana nell’universo tennistico è stata monopolizzata dalle notizie dell’esclusione da Wimbledondei giocatori e giocatrici russi e bielorussi, oltre al KO di Djokovic nel torneo di casa in quel di Belgrado contro Rublev. Cosa accadrà in questa settimana che anticipa l’ATP master 1000 di Madrid?

ATP 250 ESTORIL OPEN

Resta incertissima la Serie B, a tre giornate dalla fine, soprattutto in vetta dove oggi si consumerà uno scontro che può rivelarsi decisivo. Frosinone-Monza, per una fetta importante del loro futuro. I ciociari hanno bisogno dei tre punti per tenere distanziato il Perugia, primo delle squadre escluse della zona playoff, ora al nono posto, mentre i brianzoli (64 punti, alle spalle di Cremonese 66 e Lecce 65) sono in lotta per la promozione diretta e puntano a vincere sperando nel contempo in qualche passo falso delle squadre che la precedono.

La necessità di punti della Cremonese per alimentare il sogno promozione dovrà essere più forte di quella del Crotone che, dal canto suo, gioca le ultime, residue speranze di poter acciuffare almeno i playout e di evitare così una retrocessione diretta in serie C che appare dietro l’angolo.

Brescia contro Spal è una sfida tra due squadre agli antipodi della classifica, con aspirazioni e ambizioni diverse, ma con lo stesso obiettivo: quello di prevalere sull’avversaria per alimentare i rispettivi desideri.

È stato l’anno dei record in Serie C. Perché a voler essere pignoli, fossimo nei panni di un tifoso di Padova o Reggiana, saremmo arrabbiati col mondo, e mica per scherzo. Non sono bastati 85 punti ai biancoscudati per rimettere piede in Serie B, un po’ sulla falsariga di quanto avvenne lo scorso anno quando non ne furono sufficienti 79 per spuntarla nel duello col Perugia (e poi ai play-off la beffa della finale persa ai rigori contro l’Alessandria).

Ciro Immobile, capocannoniere del campionato con 25 gol, rischia di essere l'angelo sterminatore che con i suoi capelli biondi può affossare le speranze scudetto del Diavolo e, Napoli permettendo, quelle generali di vedere una lotta avvincente per il titolo fino all'ultima giornata.