Provare a capire chi è Daniil Medvedev lontano dai campi di tennis è difficile quasi quanto capire chi è mentre gioca a tennis e – credeteci – ci sono ancora tanti esperti che fanno fatica a descriverne lo stile. La frase più emblematica, in tal senso, la pronunciò lui quando la sua carriera aveva da poco subito la prima svolta, nel 2019:

Il mio mondo interiore è molto complesso e articolato. Oserei dire che è incomprensibile anche per me.

La curiosità è femmina: ci sarà un Ibra bis sul palco dell’Ariston? Se lo chiedono un po’ tutti da qualche mese a questa parte, da quando cioè il campione svedese (e in parte anche Amadeus) hanno cominciato a lanciare il sasso, lasciando intendere che qualcosa stesse covando, anche se a ridosso del festival annunci al riguardo ancora non se ne sono avuti.

Lo scorso weekend abbiamo assistito a 4 division round uno più equilibrato (e pazzo) dell’altro con 3 gare decise da un field goal nel finale e una andata all’overtime. Domenica sarà tempo di incoronare i campioni NFC ed AFC che usciranno dalle due finali di conference e scoprire chi sarà protagonista domenica notte 13 febbraio al più grande evento sportivo americano. Esaminiamo per voi le sfide dell’Arrowhead Stadium di Kansas City e del SofiStadium di Los Angeles.

CHIEFS v BENGALS domenica ore 21

Di facile in Eurolega non c’è nulla, ma perché mai Milano dovrebbe temere lo Zalgiris, relegato a fondo classifica e falcidiato dalle assenze? A una domanda tanto banale, quanto sbagliata, si potrebbe rispondere che sul parquet non si può mai dare nulla per scontata. Una verità con la quale l’Olimpia sa di dover fare i conti, perché sottovalutare i lituani potrebbe arrecare solo danni e rimpianti.

Era nell'aria, adesso è ufficiale: Ben Roethlisberger si ritira. Una vita intrisa di football americano. Marchiata di Nfl. Il quarterback dei Pittsburgh Steelers dice che a 39 anni può bastare così.

Non so come esprimere a parole ciò che il football ha significato per me e che benedizione è stata. Ma so con fiducia che ho dato tutto me stesso per il gioco. Sono sopraffatto dalla gratitudine per tutto ciò che mi ha restituito.

La divina sul palco per eccellenza. Un connubio abbastanza scontato: lei, Federica Pellegrini, è l’icona dello sport italiano al femminile, ma lo è anche di stile e di eleganza, impeccabile qualunque sia la mise che indossa. L’altro, cioè Sanremo, l’appuntamento più glamour del jet set nazionale. Impossibile vederli separati, anche se quanto a canzoni la Fede non è che se la cavi poi tanto bene.

Lottatori indomiti, gente abituata a soffrire, a stringere i denti e a buttare il cuore oltre l’ostacolo. Il pomeriggio di Melbourne, dalle nostre parti, è mattinissima. Allora punteremo la sveglia, prepareremo pure un caffè doppio, la semifinale dell'Australian Open si gioca all'alba: con Matteo Berrettini e Rafael Nadal bisognerà portare pazienza, nel senso che chi si aspetta una fine rapida della disquisizione rischia di rimanere deluso. Una semifinale è sempre una semifinale, questa forse è un po’ più speciale delle altre.

Più o meno come fa un piccione. Anzi, un Pupone: core de Roma, ciò che Francesco Totti ha rappresentato e continua a rappresentare oggi agli occhi del popolo giallorosso. Una icona senza tempo, anche adesso che son trascorsi quasi 5 anni dall’ultima gara disputata in carriera, quando un’intera città si cosparse il volto di lacrime al solo pensiero che quella sarebbe stata l’ultima volta che capitano in campo. “Speravo de morì prima”, scrisse un tifoso in curva.

Picchio Berrettini. No, non è un verbo, non ci sono equivoci, non fate come Oronzo Canà e De Sisti ne “L'allenatore nel pallone”. E no, non è neppure un sostantivo. Picchio è semplicemente il suo soprannome, che però, piccolo particolare, nessuno conosce: semplice, così lo chiama soltanto la mamma.

Lo stage – definizione Treccani – è un periodo di addestramento per lo svolgimento di una determinata attività o professione, ma anche un corso brevo e intensivo. Per capire cosa stanno facendo in questo momento 34 giocatori della Nazionale italiana, numero spesso soggetto a cambiamenti per pericolosi stati febbricitanti, forse è utile unire i due significati: diciamo, allora, che il c.t.