Il possibile rilancio della Juventus passa dalla sfida contro il Bologna di Thiago Motta, da poco divenuto l'allenatore dei felsinei al posto di Sinisa Mihajlovic. I bianconeri devono rilanciarsi. L'avvio di stagione è stato disastroso sia in campionato che in Champions, dove le due sconfitte con Paris Saint-Germain e Benfica hanno compromesso la qualificazione agli ottavi (ancora possibile ma ora molto complicata).
La più grande sorpresa del campionato di Serie A, classifica alla mano, è l'Atalanta di Gian Piero Gasperini. Dopo una stagione vissuta tra alti e bassi, senza la qualificazione alle coppe europee centrata negli anni precedenti, la Dea pare aver ripreso a marciare su alti ritmi.
Il 2 ottobre 1935 nasceva a San Nicolás de los Arroyos uno dei giocatori più forti mai visti nel campionato italiano. Si tratta di Omar Sivori, scomparso nel 2005 e per undici anni, dal 1957 al 1968, grande protagonista prima con la Juventus e poi con il Napoli. Un giocatore straordinario, arrivato in Serie A a 21 anni dal River Plate e che dopo aver vestito la maglia della nazionale argentina è stato anche "azzurro" negli sfortunati Mondiali del 1962 come oriundo.
OMAR SIVORI, 87 ANNI FA NASCEVA UN FUORICLASSE
Una volta, nemmeno troppo lontana, l’Olanda era la bestia nera del volley italiano. Tanto nel maschile quanto nel femminile, i ricordi erano spesso intrisi di rimpianti e di frustrazione. Da un po’ di anni invero il vento è cambiato, ma andare a giocare nella tana delle olandesi per le ragazze di Davide Mazzanti non si rivelerà comunque alla stregua di una passeggiata.
L’assenza di Rafa Leao contro il Napoli è coincisa per il Milan con una sconfitta in casa. In realtà la prestazione dei rossoneri non è stata malvagia, particolarmente in attacco dove gli interpreti schierati da Stefano Pioli sono riusciti a impensierire la retroguardia avversaria segnando con Giroud il gol del momentaneo 1-1. Avere il portoghese a disposizione, però, è un punto di partenza non indifferente in vista della gara di stasera in casa dell’Empoli.
In estate se ne sono viste di tutti i colori sulla costa atlantica, con riferimento più accurato a quel che è successo in casa Nets. Ma una volta che i riflettori dei media hanno cominciato a scemare, e che il campo ha ricominciato a parlare, ecco che a Brooklyn tutti hanno ripreso ad andare d’amore d’accordo. Fino al prossimo strappo, s’intende, ma per ora questo passa il convento: i Nets sono stati la polveriera dell’estate NBA, ora però hanno solennemente promesso di volersi lasciare tutte le ruggini alle spalle.
Dopo il trittico Belgio-Olanda-Italia, la cancellazione del Gran Premio di Sochi ha determinato una pausa di tre settimane nel calendario della Formula 1. Si riparte con il suggestivo Gran Premio di Singapore. Il tracciato cittadino di Marina Bay è entrato a far parte del calendario dal 2008, quando fu la prima gara nella storia della Formula 1 a disputarsi in notturna, nella futuristica ambientazione della città-stato a sud della Malesia. La natura del tracciato, disegnato da Hermann Tilke, è estremamente tortuosa, snodandosi su più di 5km.
L’Inter di Simone Inzaghi tenta la risalita al Meazza contro la Roma. Dopo tre sconfitte in campionato e una in Champions League, oggi pomeriggio la squadra vice-campione d’Italia affronta un ostacolo difficile da superare come quello rappresentato dai giallorossi. Entrambe le contendenti vengono da una gara persa: i nerazzurri contro l’Udinese, i capitolini in casa con l’Atalanta.
INTER-ROMA, ASSENTI E PRESENTI: LUKAKU NON CE LA FA
Sa solo vincere Jannik Sinner a Sofia, e niente e nessuno pare essere in grado di poterlo fermare. Magari però Holger Rune un modo per intralciargli il passo lo troverà: il danese sul veloce indoor non dovrebbe rappresentare un grosso ostacolo, ma rimane pur sempre un signor giocatore in questo pazzo 2022 che ha un po’ ridisegnato i confini del tennis.
George Weah compie oggi 56 anni. Un campione, un attaccante moderno già negli anni ’90, capace di conquistare un Pallone d’Oro nel 1995 pochi mesi dopo essere sbarcato nel campionato italiano per giocare nel Milan. Nato nella piccola Liberia il 1° ottobre 1966, dopo aver mosso i primi passi tra il campionato nazionale e quello camerunese (vincendolo in entrambi i casi) fu visionato e acquistato dal Monaco, per poi essere ceduto nel 1992 al Paris Saint-Germain.
