Sono già ventisette le nazionali qualificate al Mondiale di Qatar 2022. All’appello ne mancano soltanto cinque, ma altre due si aggiungeranno stanotte, dopo l’ultima giornata della terza fase della Concacaf, mentre le restanti tre si conosceranno soltanto a giugno, quando sarà recuperata Scozia-Ucraina e la vincente affronterà il Galles nell’ultimo playoff europeo, e si giocheranno i due spareggi intercontinentali. Vediamo, federazione per federazione, chi si è qualificato.

Il momento peggiore di Alexander Zverev sembra essere passato, ma la risposta definitiva probabilmente l’avremo soltanto stanotte, quando alle 3 ora italiana, il tedesco affronterà Casper Ruud ai quarti di finale del Masters 1000 di Miami. Numeri alla mano, considerando il ranking, è la partita sulla carta più bella del turno, dove la somma delle posizioni dei due contendenti dà il risultato più basso.

ATP MIAMI OPEN ZVEREV SI È RIMESSO A CORRERE

Picerno e Campobasso hanno fretta di chiudere in anticipo il discorso salvezza e tenere viva l’ipotesi playoff. Entrambe arrivano al recupero di campionato (la gara in programma lo scorso 5 marzo fu rinviata per neve) reduci da sconfitte pesanti, anche se diverse in termini di risultati: il Picerno ha perso 1-0 in casa contro l’Avellino, il Campobasso è stato travolto a Foggia per 5-2.

Il recupero di serie C girone C tra Palermo e Taranto può rappresentare una grande occasione per entrambe. I rosanero, sesti, in caso di vittoria scavalcherebbero la Virtus Francavilla, portandosi a un punto dal Monopoli e a due dall’Avellino, terzo. Proprio il terzo posto è il traguardo a cui puntano ancora i siciliani, per quanto sia complicato raggiungerlo tenendo conto del buono stato di forma di chi li precede in classifica e pure del fatto che Monopoli e Virtus Francavilla hanno giocato una gara in meno.

Qualunque incontro dove di mezzo c’è Carlos Alcaraz vale la pena gustarselo e farselo piacere. Dopotutto che il giovane murciano fosse un predestinato non servivano i due tornei primaverili al sole della California e della Florida a doverlo dimostrare: di talento ce n’è in abbondanza, la carta d’identità è amica, il futuro è certamente dalla sua parte.

La sfida tra Polonia e Svezia vale un posto per i Mondiali in programma in Qatar. Finale playoff che mette di fronte le due nazionali questa sera (ore 20:45) allo stadio di Chorzow. L’esclusione della Russia, sanzionata da FIFA e UEFA dopo l'invasione e l'esplosione della guerra in Ucraina, ha dato il lasciapassare alla squadra allenata da Michniewicz mentre gli svedesi sono approdati a questo appuntamento dopo aver battuto la Repubblica Ceca ai supplementari (1-0, gol di Quaison, ex Palermo).

Non doveva esserci la Macedonia del Nord a sfidare il Portogallo al “Do Dragao” di Oporto. È un fardello col quale ogni italiano deve convivere, ma la realtà mai come stavolta ha superato la fantasia, complice l’inopinato ko. di giovedì scorso al “Barbera” che ha chiuso nuovamente le porte del mondiale in faccia al calcio italiano.

Ogni giorno ha la sua pena, e questo non fa eccezione: Dinos Mitoglu è stato trovato positivo a un controllo antidoping effettuato lo scorso 4 marzo, al termine della sfida contro il Panathinaikos. Di tutte le notizie che Ettore Messina avrebbe potuto accogliere, questa è forse la peggiore. Perché il greco è una pedina chiave nello scacchiere di Milano, tanto che la sua assenza nei mesi di gennaio e febbraio s’era fatta sentire, eccome.

Leggenda narra che Jannik Sinner e Nick Kyrgios si siano incontrati un paio di giorni fa in spogliatoio e che si siano vicendevolmente scambiati gli auguri di vincere i rispettivi match in programma. Che poi ricamarci sopra è un attimo: Kyrgios affrontava Fognini, e messa in questi termini sembrerebbe che Sinner l’abbia “tirata” al suo connazionale, nonché compagno di Davis Cup.

Lo chiamano Frankie, ma non fatevi ingannare perché il nome originale è bello italiano e si scrive e si legge Lanfranco. Solo che agli inglesi piace talmente tanto che pur di sentirlo un po' più vicino a loro sono disposti a tutto, anche a rendere più british il suo nome, evidentemente non paghi del fatto che dal 1984 la contea di Suffolk l’ha letteralmente adottato.