INDIAN WELLS NADAL-KYRGIOS: UN CLASSICO CHE TORNA IN SCENA DOPO DUE ANNI
L’allarme l’ha lanciato mezzora dopo la vittoriosa sfida contro Reilly Opelka:
L’allarme l’ha lanciato mezzora dopo la vittoriosa sfida contro Reilly Opelka:
La Champions League è andata, la neonata Conference non suscita grande entusiasmo, non resta che l’Europa League. O meglio, non resta che l’Atalanta. L’Italia si aggrappa alla Dea per continuare a coltivare sogni di gloria a livello internazionale. Le big sono uscite tutte: il Milan non ha superato la fase a gironi, Napoli, Lazio, Inter e Juventus si sono impantanate al primo scoglio dell’eliminazione diretta delle rispettive competizioni.
Jannik Sinner non è sceso in campo mercoledì a Indian Wells ritirandosi dal primo Masters 1000 della stagione. Il comunicato diramato dagli organizzatori non ha specificato le cause del forfait, limitandosi a parlare di una generica malattia (“illness” nel tweet ufficiale). Quale fosse il problema fisico dell’azzurro, dunque, non è chiaro, anche se, in base ad alcune indiscrezioni, dovrebbe trattarsi di influenza, ma in ogni caso ha dovuto rinunciare al match contro Kyrgios valido per gli ottavi di finale.
Terza coppa del Mondo di discesa per Sofia Goggia che ha fatto tris, dopo i trofei del 2018 e del 2021.L’azzurra era già sicura del primo posto ancora prima che si concludesse l’ultima discesa della stagione a Courchevel. Solo la svizzera Corinne Suter, in gara con il pettorale tre, poteva crearle qualche problema ma ha chiuso la sua prova con il momentaneo quinto tempo, non utile per impensierire l’italiana.
Tutti aspettavano il duello con Shapovalov, gustosa rivincita del quarto di finale andato in scena all’Australian Open giusto un paio di mesi fa. E invece a contendere a Rafa Nadal il passaggio ai quarti di finale di Indian Wells toccherà a Reilly Opelka, vincitore della sua personale rivincita contro il canadese (che lo aveva battuto a Melbourne), costretto alla resa dopo oltre due ore e mezzo di battaglia, chiusa in rimonta dal talento di St. Joseph (Michigan) in 6-7 6-4 6-4.
Se c’è una bestia nera per il tennis italiano in questo 2022, questa altri non potrebbe rispondere, se non a Mionir Kecmanovic. Che in cinque sfide contro atleti del bel Paese ha puntualmente dato la paga a tutti: in principio fu Travaglia a Sidney, poi è toccato a Caruso e Sonego agli Australian Open, quindi di nuovo a Sonego a Rio e infine a Cecchinato in Cile. Un filotto che nasconde dietro quasi una sorta di conto in sospeso per uno dei talenti della racchetta serba, oggi deputato assieme ai vari Lajovic, Krajinovic e Djere a cantare e portare la croce
Juventus-Villarreal non è la partita che ti cambia la vita, perché, come ha detto Massimiliano Allegri alla vigilia, l’obiettivo è arrivare fino in fondo. Ma stasera, a partire dalle ore 21, all’Allianz Stadium i bianconeri non avranno scelta: se vogliono scrivere la storia, o semplicemente restare in linea con le ambizioni del club, devono vincere e conquistare i quarti di Champions League.
La notte scorsa l’imperatore di Città Carlo Antonio (al secolo Karl Anthony Towns) ne ha messi 60 (si, avete letto bene: 60) nella vittoria dei Timberwolves in casa di San Antonio, rovinando la festa per il record di vittorie in regular season ottenuto da Gregg Popovich. La notte scorsa un marziano di nome Nikola Jokic ha fatto la festa (in tutti i sensi) al popolo di Philadelphia, anche senza percorrere la scalinata resa celebre da Rocky: gli è bastato infilare un canestro ai limiti dell’assurdo in faccia a Joel Embiid a una manciata di secondi dal termine, lamentandosi an
Appuntamento settimanale con il massimo campionato di hockey ghiaccio americano che al momento vedono Colorado e Carolina in testa alle rispettive conference. Nella notte verranno giocati 11 match, noi abbiamo selezionato i 5 che riteniamo più interessanti e li analizzeremo per voi con l’ausilio di numeri, trend e statistiche.
RANGERS v DUCKS ore 0,00
S’è aperta un’autostrada davanti agli occhi di Matteo Berrettini: a furia di veder cadere teste di serie nella parte bassa del tabellone, quella del romano è rimasta la più alta di tutto il lotto. Traduzione per i non addetti ai lavori: Berre è il giocatore da battere (seeding alla mano) dopo che Zverev è uscito per mano di Tommy Paul, e naturalmente dopo che Nole Djokovic (accreditato della numero 2) non ‘s’è presentato ai cancelli del Tennis Garden di Indian Wells per i motivi noti al mondo intero.